Stamattina, il ministro Franceschini mi ha contattato telefonicamente per esprimermi il suo disappunto per l'epilogo della vicenda del Festival Verdi e per assicurarmi il suo permanente impegno per risolvere rapidamente il problema attraverso l'approvazione del mio DDL, incardinato in Commissione 7 al Senato, o cogliendo la prima opportunità mediante un emendamento.
Il ministro Franceschini ha manifestato la sua sorpresa per l'andamento della discussione in Commissione Bilancio alla Camera. L'emendamento, che aveva recepito quello dell'on. Maestri e dell'on. Romanini, infatti, aveva avuto il parere favorevole del relatore e del rappresentante del Governo.
Nessun errore tecnico , dunque, nella redazione dell'emendamento!
La sorpresa negativa è stato l'ostruzionismo del M5S e della Lega Nord per interessi di bottega: dalla lite interna al M5S alla logica del "tanto peggio tanto meglio" della Lega. E l'obiettivo vero era proprio il Festival Verdi. Diversamente, M5S e Lega Nord avrebbero chiesto di stralciare non l'intero comma, ma solo il finanziamento a favore dell'altro festival.
Questo è il punto!
Il resto sono debolissimi ed inutili tentativi di "nascondere le carte", di cancellare una responsabilità pesantissima.
La soluzione verrà: il festival avrà il suo riconoscimento nonostante queste tristezze. E lo avrà per lo sforzo sinergico che verrà ulteriormente sviluppato da noi parlamentari e dal ministro Franceschini. Il ritiro tecnico dell'emendamento davanti al ricordato ostruzionismo non inganni: il PD è impegnato a formalizzare per legge il riconoscimento del Festival Verdi. E questo è un risultato, dovuto allo sforzo portato avanti fin dall'inizio dalla legislatura da noi parlamentari parmensi.
Nel frattempo, costruiamo il progetto per un vero Festival Verdi di levatura internazionale. Il che è operazione ben più complessa del cartellone della singola stagione.