Introdurre misure concrete per permettere la digitalizzazione degli scritti e documenti di Giuseppe Verdi, un patrimonio dal valore storico e culturale inestimabile che in questo modo verrebbe salvato e reso fruibile. E’ questo l’impegno chiesto al Governo dall’ordine del giorno, presentato dai Parlamentari di Parma e accolto sia al Senato che alla Camera in sede di discussione della legge di Stabilità divenendo così una vera e propria sollecitazione all’esecutivo.
“ Quella della conservazione del lascito documentario di Giuseppe Verdi è una questione molto sentita e posta all’attenzione da tanti studiosi e musicisti e dalle stesse istituzioni e enti coinvolti in quanto rappresenta una fonte eccezionale per la storia della musica e della cultura dell'Ottocento – spiegano Romanini, Maestri e Pagliari – Abbiamo deciso di perseguire la strada dell’ordine del giorno con testi analoghi. Siamo convinti che l’accoglimento di questo testo da parte del Governo sia un passo avanti importante per la concreta realizzazione di questo progetti.
Gli scritti e documenti del Maestro sono custoditi a Villa Verdi a S. Agata di proprietà degli eredi Carrara Verdi, della Casa di Riposo Giuseppe Verdi di Milano e della Famiglia Motta Verdi di Bologna. Nel 2013, con la legge sul Bicentenario, fu assegnato un consistente contributo per lavori di restauro dell'immobile ma non fu possibile intervenire sulla inventariazione e digitalizzazione del patrimonio archivistico azione che, grazie alle nuove tecnologie, avrebbe garantito una adeguata conservazione degli originali oltre che la massima diffusione dei contenuti.
L’iniziativa si radica nell’attività dell'Istituto di studi verdiani che – si legge nell’odg - ha proposto al Mibact di realizzare un progetto specifico sull'argomento per il quale è disponibile a fornire la collaborazione scientifica e tecnica, maturata in oltre cinquant'anni di esperienza nel campo degli studi verdiani. L’Istituto che già opera in accordo con gli Eredi e la Soprintendenza per rendere consultabili nella propria sede alcune parziali riproduzioni del materiale documentario (in particolare le lettere), si impegna sin da ora a mettere a disposizione in consultazione, nella propria sede, e in accordo con i proprietari e i competenti uffici statali, le riproduzioni digitali e gli inventari che verranno realizzati. Sull’iniziativa c'è l'adesione della Casa di Riposo Giuseppe Verdi di Milano, proprietaria di una parte degli abbozzi musicali del Maestro conservati a Villa Verdi e della Signora Maria M. Carrara Verdi, oggi rappresentante della Famiglia in seno al consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale di studi verdiani.