La scomparsa delle Province, il nuovo ruolo della Regione e la costruzione delle aree vaste in particolare riguardo alle tematiche delle infrastruttura e della sanità. Sono questi gli argomenti al centro del convegno organizzato nella mattinata di sabato 30 gennaio, presso l’hotel Parma & Congressi di via Emilia Ovest, da parte di Politica Domani. All’appuntamento, presentato ieri, interverranno il presidente della Provincia di Parma Filippo Frittelli sul tema delle aree vaste, il professore ordinario di Logistica Industriale dell’Università di Parma Antonio Rizzi che esporrà la sua posizione su infrastrutture e territorio, mentre affronterà la questione della sanità il consigliere regionale del Pd Alessandro Cardinali. L’incontro sarà introdotto da Alessia Gruzza, vicesindaco del Comune di Fidenza, mentre le conclusioni saranno tirate dal Senatore del Partito democratico Giorgio Pagliari. L’incontro sarà l’occasione per confrontarsi sul futuro del nostro territorio e capire come evolverà la situazione istituzionale in vista della scomparsa definitiva delle province.
“Come Politica domani, vogliamo capire meglio – ha spiegato Gruzza – cosa accadrà nei prossimi mesi e quali strategie la nostra zona dovrà mettere in atto per costruire un futuro migliore. Per fare questo dobbiamo confrontarci sul come verrà affrontato questo percorso e quali saranno le scelte migliori da compiere”. In questo senso i temi non sono stati scelti a caso, ma sono quelli che certamente avranno una centralità nel prossimo futuro. “Abbiamo pensato di partire – spiega il consigliere Cradinali – da argomenti come le infrastrutture e la sanità che saranno centrali per il futuro di tutta la nostra zona anche in un’idea di area vasta, ma metteremo in campo un percorso che ci porterà a discutere e confrontarci su diverse tematiche decisive per il nostro futuro. Credo che sia un percorso che debba coinvolgere tutti i livelli sia amministrativi che politici”.
La necessità di una trasformazione è stata sottolineata anche dal Senatore Pagliari, che vede le aree vaste come una opportunità. “Parma – spiega – deve mettersi nell’ottica di cambiare registro e cominciare a ragionare in maniera diversa nel suo rapporto con l’Emilia-Romagna, non più centrato sulla singola realtà istituzionale ma su un territorio più vasto e complesso. Dobbiamo prendere consapevolezza di questa nuova sfida e imparare a giocare d’insieme capendo che è l’unica strada per migliorare le proprio condizioni. Sono convinto che mettendo insieme le diverse peculiarità dei territori si possa riuscire a vincere la sfida su diversi tematiche. Penso ad esempio al turismo: se si costruisse una rete comune si potrebbe avere molta più forza e capacità di penetrazione”.