Nuove disposizioni in materia di prodotti derivanti dalla trasformazione del pomodoro e nuove opportunità per i giovani in agricoltura. Sono le azioni contenute nel collegato agricolo alla legge di stabilità su cui il deputato di Parma Giuseppe Romanini ha posto l’accento nel suo intervento svolto alla Camera. Il provvedimento, già approvato dal Senato, propone  un pacchetto, particolarmente atteso dal mondo agricolo. “ Vi si affrontano diverse questioni che da tempo cercano una soluzione - ha detto Romanini - in Commissione Agricoltura della Camera abbiamo lavorato per ottenere un buon risultato, più efficace e maggiormente condiviso dalle associazioni agricole e dalle rappresentanze imprenditoriali delle filiere interessate”.

Romanini, nell’esprimere nel suo intervento una valutazione positiva del provvedimento, ha in specifico sottolineato il valore delle disposizioni sulla definizione dei prodotti derivati dalla trasformazione del pomodoro (art. 18), sui relativi requisiti e criteri di qualità per gli ingredienti utilizzabili (art. 19), sull'etichettatura e sul confezionamento (art. 20), nonché sulle sanzioni (art. 21).

“Si tratta di disposizioni che ridefiniscono le caratteristiche qualitative di tali prodotti in ragione del cambiamento avvenuto nel corso degli anni che ha visto la cessazione del pagamento del premio europeo accoppiato – ha aggiunto -  norme adeguate alla qualità e distintività del prodotto italiano, che rappresenta il 55% della produzione europea con un impatto sul settore agricolo di estrema rilevanza, sottraendolo per quanto possibile alla genericità del mercato internazionale delle commodities”.

Secondo tema su cui il deputato ha posto l’accento è quello del  ricambio generazionale, un problema che ha natura europea e che tuttavia in Italia ha le caratteristiche di una vera emergenza nazionale. In Emilia Romagna, ha citato ad esempio il deputato, si calcola che quasi il 20% della superfice coltivata sia lavorata da agricoltori ultra sessantacinquenni senza prospettive di successione e che i giovani (fino a 40 anni) arrivino a rappresentare meno dell’8% degli imprenditori agricoli.

“Non è la prima volta che in questa legislatura si interviene per favorire l’imprenditoria agricola giovanile – ha aggiunto - ma questo provvedimento contiene  norme particolarmente innovative, prevedendo in specifico le società di affiancamento di giovani a agricoltori anziani e la costituzione della Banca delle terre agricole”.

Toccherà al Governo adottare (entro dodici mesi dalla entrata in vigore della legge) un decreto legislativo per disciplinare le forme di affiancamento tra agricoltori ultra-sessantacinquenni o pensionati e giovani tra i diciotto e i quaranta anni non proprietari di terreni agricoli, anche organizzati in forma associata. “ Lo scopo – ha sottolineato Romanini - è proprio il graduale passaggio della gestione dell’attività d’impresa agricola alle nuove generazioni definendo principi e criteri direttivi della delega”.La Banca delle terre agricole, istituita presso Ismea, sarà invece  un database gratuito, un inventario dei terreni agricoli disponibili a causa dell'abbandono dell'attività agricola e di prepensionamenti. Ismea può presentare uno o più progetti di ricomposizione fondiaria degli stessi terreni, con l'obiettivo di individuare comprensori territoriali nei quali promuovere aziende dimostrative.

“ E’ una norma che prende spunto da esperienze positive come quella della regione Toscana ed è auspicabile possa servire per il superamento di uno dei principali ostacoli che deve affrontare il giovane che aspira di diventare agricoltore, cioè quello della disponibilità di terreni” – ha concluso l’intervento Romanini auspicando che l’aula esprima voto ampiamente favorevole al provvedimento.

VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=I3foyd90UdQ