La notizia della morte di due dei dipendenti della Bonatti di Parma, in attesa della conferma da parte della Farnesina, suscita profondo dolore. In questo momento non si può fare altro che esprimere il proprio cordoglio e la propria vicinanza in primo luogo ai familiari, che oggi vivono ore di angoscia. Ma il pensiero corre anche agli amici e colleghi, oltre che a quanti, ogni giorno, svolgono il proprio lavoro nelle aree del mondo in conflitto. Un pensiero particolare è poi rivolto agli altri tecnici italiani ancora nelle mani dei rapitori, e alle famiglie che attendono con timore e angoscia notizie dei loro cari.
Per quanto riguarda i fatti, a fare chiarezza su quanto avvenuto, qualora l'identità delle vittime fosse definitivamente confermata, sarà ovviamente la Magistratura, ma l'accaduto riporta senza dubbio l'attenzione sulla necessità di garantire maggiore sicurezza. Imprenditori e lavoratori italiani sono infatti, grazie all'ingegno e alla qualità del loro operato, quotidianamente chiamati ad operare in teatri di crisi, ma questo deve avvenire sempre nel pieno rispetto delle norme oltre che con la massima prudenza.
Infine, la dinamica dei fatti, qualora confermata, con l'utilizzo dei tecnici italiani come veri e propri “scudi umani” da parte dell'Isis servirebbe a ribadire una volta di più la brutalità del Califfato Islamico e dei questi gruppi terroristici ad esso legati.
Sen. Giorgio Pagliari
On. Patrizia Maestri
On. Giuseppe Romanini