La magistratura sta indagando su Parma Gestione Entrate e non abbiamo alcuna intenzione di interferire o commentare le indagini.
Una cosa però è certa: il Comune di Parma, nonostante le molteplici perplessità sollevate soprattutto da un’associazione cittadina (il MNC) e anche di consiglieri comunali (PD), finora ha sempre difeso a spada tratta l’operato di tale società il cui Presidente, lo ricordiamo, è stato scelto dal Sindaco, sulla base di una scelta fiduciaria, senza neppure la presentazione del curriculum, il che significa un’accentuazione del rapporto di fiducia nei suoi confronti.
Le ragioni della scelta, il Sindaco non ha mai spiegato, evitando altresì la doverosa comunicazione al Consiglio Comunale; e gli amministratori di PGE ripetutamente convocati in commissione consiliare non si sono mai resi disponibili..
Solo pochi giorni fa il Comune ha dichiarato di avere incaricato la PWC di operare una verifica, con l’auspicio che un soggetto nominato e pagato dal Comune possa davvero operare un controllo serio e puntuale.
Bene, indipendentemente dall’esito delle indagini una cosa è certa: il Comune in questi anni non ha operato alcuna seria vigilanza nella sua società partecipata ed ha solo cercato di mettere una foglia di fico (l’incarico alla PWC) e solo nell’imminenza dell’azione della magistratura della quale si vociferava da tempo.
Purtroppo tutto questo non ci meraviglia se si considera che il sistema delle partecipate è un carrozzone ancora in piedi i cui costi gravano sui cittadini.
La trasparenza non deve essere un vezzo di parole, ma una pratica costante anche nei confronti dei propri “fiduciari”.
Lorenzo Lavagetto, segretario cittadino PD
Nicola Dall’Olio, capogruppo consiliare PD