L'approvazione della legge sul Festival Verdi come traguardo fondamentale, una vittoria della città, ma anche un obiettivo raggiunto in solitudine dai parlamentari di Parma. E' quanto affermato nel corso della conferenza stampa tenuta in via Treves 2 dal Senatore Pd Giorgio Pagliari, il quale ha anche voluto ricordare la vicenda, strettamente collegata, dell'inchiesta sulla nomina del direttore del Teatro Regio. Pagliari cita dunque la richiesta di proscioglimento avanzata dal magistrato, evidenziando come la stessa Procura definisca la nomina non regolare.
“Il voto unanime al Senato per la legge sul Festival Verdi è un successo politico, che premia una azione condotta con i colleghi Romanini e Maestri in totale solitudine, con il M5S che un anno fa, per la sua lotta interna, si oppose ad un emendamento che avrebbe ottenuto gli stessi effetti. Allora si disse che si trattava di una “marchetta”, una misura localistica. Per fortuna si sono accorti che non è così”.
Una legge, però, che secondo Pagliari ha oggi bisogno di essere affiancata da una gestione efficiente e all'altezza della sfida. “Ci sono aspetti da evidenziare riguardo il Festival Verdi – prosegue Pagliari - La approvazione della legge, come mi hanno detto importanti critici internazionale ed esponenti della lirica, è importante per la assoluta rilevanza del Festival anche a livello internazionale. Ma ha bisogno di organizzazione e di idee, capacità di andare fuori provincia e relazionarsi con l'esterno. Ha bisogno di essere costruito con una rete che va avviata oggi pensando al futuro, ma che ha bisogno di una organizzazione che sappia fare del Festival Verdi un festival di richiamo internazionale, come è nelle sue corde”.
Per Pagliari, però, proprio il futuro del Teatro Regio e del Festival Verdi, anche in relazione alla nuova legge al vaglio della Camera, necessità di una maggiore trasparenza. In questo caso il riferimento è alla inchiesta della Procura di Parma che ha portato al proscioglimento del Sindaco Federico Pizzarotti per il reato di abuso d'ufficio. Pagliari ha dunque letto ampi stralci della richiesta avanzata al gip dai magistrati, frasi che evidenziano come la chiarezza sia lontana. “Viene escluso il dolo intenzionale, cioè la volontà di compiere l'operazione per portare un vantaggio alle due persone interessate, ma in questo documento si fa giustizia della reticenza e mancanza di trasparenza del Sindaco e del modo in cui opera non solo all'interno del Teatro Regio – afferma Pagliari - Credo questo documento dia ragione a quelle opposizioni che avevano chiesto le dimissioni del Sindaco. Il Regio e il Festival Verdi hanno bisogno di una gestione che non ricada in simili censure. Il compito sarà affidato alla prossima amministrazione, che mi auguro saprà fare il lancio di cui provincia e area vasta hanno bisogno”.