“L’ospedale di Borgotaro non solo va mantenuto ma deve essere rafforzato e potenziato, facendo di tutto per mantenere il punto nascita come elemento fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio anche in applicazione del decreto Lorenzin”. Il consigliere regionale del Partito democratico Alessandro Cardinali, prende posizione dopo l’approvazione da parte della commissione Politiche per la salute e politiche sociali, del documento redatto dall’assessorato regionale alla Politiche per la salute in risposta alla petizione popolare per il potenziamento dell’ospedale di Borgo Val di Taro.
“Nella risposta – spiega l’esponente Pd – si riconosce come terzo ospedale della provincia di Parma e come punto di riferimento per l’intera zona grazie alla collaborazione con l’ospedale di Vaio per alcune funzione”. L’ospedale Santa Maria di Borgo Val di Taro – si legge nel documento dell’assessorato – è inserito nella rete ospedaliera aziendale che comprende anche l’Ospedale di Vaio (Fidenza) con funzioni a servizio sia del bacino d’utenza distrettuale sia dell’intera provincia. La collaborazione delle eccellenze professionali presenti in questi due ospedali. Negli ultimi anni importanti investimenti per tecnologie e interventi strutturali per un importo di oltre 7,8 milioni di euro considerando i lavori fino ad ora effettuati e quelli già programmati e finanziati. “Per noi – sottolinea Cardinali – rappresenta un punto fondamentale per lo sviluppo locale, anche perché c’è la forte presenza del volontariato che ha fatto delle cose importanti attraverso le associazioni ‘Insieme per vivere’ e quella degli ‘emigranti all’estero’ che hanno permesso di acquistare attrezzature straordinarie come la Tac e diverse altre”.
Cardinali, poi, ci tiene a ribadire il proprio impegno per il potenziamento della struttura sanitaria. “Negli ultimi tempi – conclude – stiamo lavorando per migliorare il pronto soccorso e, ormai, è in arrivo la nomina del nuovo primario di chirurgia. Passaggi importanti che non possono essere vanificati o dimenticati”.
