“Dal 1 gennaio 2017, per effetto di una legge entrata in vigore nel 2012, oltre 10.000 lavoratori a tempo indeterminato del settore dell’industria di trasformazione cooperativa, ai quali si applica la previdenza agricola, non avranno più l’indennità di mobilità e non avranno nemmeno diritto al sussidio di disoccupazione NASpI. Si tratta di un errore a cui riteniamo necessario si ponga rapidamente rimedio”.
Lo ha dichiarato la deputata PD Patrizia Maestri che insieme a Giuseppe Romanini, come primi firmatari, ha rivolto ai Ministri del Lavoro Giuliano Poletti e delle Politiche Agricole Maurizio Martina un’interrogazione chiedendo un intervento normativo di riforma che consenta di far fronte alla situazione”.
“Molti dei lavoratori potenzialmente coinvolti è impiegato in aziende che si dedicano alla trasformazione dei prodotti di eccellenza del nostro agroalimentare” - ha ricordato Giuseppe Romanini, della Commissione Agricoltura - “In Emilia-Romagna sono quasi 3.000 i lavoratori ai quali, in caso di ristrutturazioni aziendali o cessazione delle attività, non essendo più possibile l’utilizzo della mobilità, rimarrà solo la prospettiva del licenziamento; sollecitiamo un’iniziativa del governo per far sì che anche nei confronti di questi lavoratori trovi applicazione la disciplina della NASpI”.