Stamattina in Aula è stata approvata la nuova Legge Regionale sulla Pesca nelle acque interne. La nuova legge riconosce il ruolo fondamentale dell'associazionismo, introduce alcune semplificazioni amministrative e rafforza le sanzioni per contrastare il fenomeno del bracconaggio, che purtroppo sta mettendo a rischio l'ecosistema dei nostri fiumi a cominciare dal Po.
“La legge va a semplificare e alleggerire le norme in materia di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle acque interne, - spiega il consigliere regionale Alessandro Cardinali - il cui processo di razionalizzazione era già iniziato con l’approvazione della L.R. 13/2015 sul riordino istituzionale”.
Le funzioni amministrative risultano ora accentrate, ad esclusione dell’applicazione delle sanzioni che rimangono in capo alle Province e alla Città metropolitana di Bologna; a chi commina le sanzioni, spetta inoltre l’introito dei proventi. I controlli sono svolti dalla polizia provinciale che possono inoltre autorizzare e coordinare attività di vigilanza ittica da parte di volontari.
Alla legge seguiranno in tempi stretti un regolamento di attuazione a cura della Giunta regionale e la redazione del Piano ittico regionale oltre ad altri più specifici come il Piano di gestione dell’anguilla.
“È stato un percorso partecipato che ha portato ad un testo condiviso e compatto – conclude il consigliere regionale Alessandro Cardinali – portato avanti con la convinzione che la condivisione e l’ascolto siano componenti essenziali per ottenere obiettivi comuni”