Dai commenti emerge il nodo dei collegi uninominali maggioritari, i cui vincitori potrebbero non entrare in Parlamento. E si evidenzia anche che in determinate circoscrizioni ci sarebbero collegi destinati a non determinare mai l'elezione del proprio vincitore, perché questi non rientrerebbe mai tra i migliori vincenti, che soli, in virtù della assegnazione su base proporzionale, risulterebbero eletti.
Il problema costituzionale è, a mio parere, chiaro: il voto dell'elettore non può non essere determinante, come ha ribadito la Corte Costituzionale con la sentenza 1/2014. Un correttivo va, dunque, introdotto.
Spero che la soluzione venga prontamente trovata, attraverso la distinzione tra l'elezione proporzionale e quella maggioritaria, come anche la legge tedesca, definita più o meno appropriatamente come modello di riferimento, stabilisce. Di certo, stante il vincolo della nostra Costituzione sul numero di deputati e senatori, la soluzione dovrà essere originale rispetto a quella tedesca.