“Una risposta concreta alla richiesta di sicurezza che viene dal Paese e un investimento serio per scongiurare l’impunità ed assicurare la certezza della pena a partire dai reati che destano maggiore allarme sociale”.
Questo il commento dei deputati Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini all’approvazione definitiva, alla Camera, della riforma del processo penale promosso dal Ministro della Giustizia Andrea Orlando.
“Per il furto in abitazione, lo scippo e la rapina si prevede un significativo incremento della pena detentiva, delle condotte aggravanti e delle sanzioni pecuniarie in modo tale da evitare che chi commette reati dal forte impatto sulle vittime e sulla società possa essere, con troppa facilità come talvolta accade ora, rimesso in libertà senza scontare un giorno di prigione” – hanno spiegato – “Si tratta di una risposta concreta alle paure dei cittadini che ha l’obiettivo di ripristinare un sentimento di fiducia verso lo Stato: chi sbaglia deve pagare”.
“Allo stesso tempo il provvedimento riconosce più forti garanzie per gli imputati durante il processo e introduce forme di efficientamento del sistema giustizia con l’allungamenti dei termini di prescrizione, drasticamente ridotti nel 2005 dal centrodestra, e la riforma del sistema delle impugnazioni che ha l’obiettivo di limitare i ricorsi in appello e in Cassazioni soprattutto nei casi di evidente infondatezza. Prevista inoltre una delega al governo per riformare il sistema penitenziario e le intercettazioni, rafforzandole l’efficacia investigativa pur garantendo la riservatezza delle comunicazioni tra le persone estranee alle indagini”.