“Pur comprendendo le ragioni che, sul piano strettamente tecnico e della sicurezza sanitaria, hanno portato ad assumere questa decisione, non possiamo non esprimere la nostra delusione per la decisione del Ministero della Salute di rigettare l’istanza di deroga per il mantenimento in attività del punto nascite dell’ospedale di Borgo Val di Taro nel quale il numero dei parti è largamente inferiore alla soglia minima dei 500. Positiva è comunque la conferma del fatto che, ferma restando la chiusura del reparto ‘nascite’, continueranno ad essere erogati anche a Borgotaro tutti i servizi sanitari di assistenza alla gravidanza”.
Queste le parole dei deputati Patrizia Maestri, Giuseppe Romanini e del senatore Giorgio Pagliari appresa la notizia della decisione assunta dal Ministero sulla base di un’istruttoria tecnica conclusasi ieri.
“Abbiamo sostenuto convintamente l’iniziativa della Regione Emilia Romagna per la richiesta di deroga perché riteniamo essenziale la presenza e la piena funzionalità dei presidi sanitari di montagna, consapevoli tuttavia che l’obiettivo primario resta quello di garantire servizi di alta qualità e in piena sicurezza per le pazienti e il personale medico” – hanno spiegato – “Per questo, benché amareggiati per la decisione del Ministero, accogliamo in modo estremamente positivo l’impegno della Regione ad investire oltre 3.4 milioni di euro sull’ospedale ‘Santa Maria’, tra nuove assunzioni e potenziamento dei servizi offerti”.
“Nonostante la delusione di oggi, quindi, l’intenzione è quella di continuare ad investire sulla montagna e sui servizi ai cittadini, a partire da quelli sanitari. E per questo non possiamo che confermare ancora una volta il nostro massimo impegno”.