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Spettacolo. Maestri (PD): “Più risorse per il Fondo unico e meno burocrazia”

9 novembre 2017

Pubblicato in: Articolo P. Maestri

“Il provvedimento approvato oggi aggiunge un ulteriore ed importante tassello alle riforme avviate dal Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, esito di un lungo ed approfondito confronto con gli operatori del settore e le tante istituzioni culturali che animano il nostro Paese. La principale novità è il rifinanziamento del Fondo unico per lo spettacolo che vedrà aumentare il proprio stanziamento di 19 milioni di euro per i prossimi 2 anni e di 22,5 milioni di euro a partire dal 2020 con l’impegno a destinare annualmente almeno il 3% della dotazione del Fondo a programmi di educazione nei settori dello spettacolo nelle scuole di ogni ordine e grado. A questi fondi si aggiungono anche 4 milioni di euro specificamente destinati attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia”.  A dichiararlo è la deputata Pd Patrizia Maestri a margine dell’approvazione definitiva, alla Camera, della proposta di legge “Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia".  “La legge stanzia inoltre le risorse necessarie affinché il credito di imposta per favorire le erogazioni liberali alla cultura (Art Bonus) venga esteso anche alle donazioni effettuate per il sostegno delle istituzioni concertistico-orchestrali, dei teatri nazionali, dei teatri di rilevante interesse culturale, dei festival, delle imprese e dei centri di produzione teatrale e di danza, nonché dei circuiti di distribuzione” – ha ricordato Patrizia Maestri – “un’opportunità e un investimento importante per le tante realtà della musica e dello spettacolo di Parma che consentirà di qualificare ulteriormente l’offerta artistica e culturale della nostra provincia”. 

“La legge, finalmente, riconosce il valore formativo, educativo e di utilità sociale dell'imprenditoria culturale, promuovendo e sostenendo le attività di spettacolo svolte sia in maniera professionale che amatoriale, in tutte le sue forme: attività teatrali, liriche, concertistiche, corali, musicali popolari contemporanee, di danza classica e contemporanea, circensi (per le quali è previsto un graduale superamento dell'utilizzo degli animali), carnevali e rievocazioni storiche. Riconosce inoltre la specificità delle professioni artistiche assicurando la tutela dei lavoratori del settore offrendo anche maggiori e migliori garanzie e opportunità di stabilizzazione. Per questo è prevista l’emanazione di un unico testo normativo denominato “Codice dello spettacolo” che avrà il compito di riordinare e semplificare la normativa di settore”.

 



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