“Era necessario rinviare l’entrata in vigore della disposizione che obbliga le imprese agricole che usufruiscono di fondi europei a produrre l’informativa e la comunicazione antimafia per consentire il regolare e tempestivo pagamento dei contributi per l’anno 2017 onde evitare che la richiesta alle Prefetture di questa documentazione paralizzasse il flusso delle erogazioni dei fondi UE per l’impossibilità materiale di richiedere e acquisire la documentazione necessaria in tempo utile e correre così il rischio che si dovessero addirittura restituire i fondi dovuti dall’Europa determinando una situazione di disparità di trattamento tra le grandi aziende agricole, che già hanno ricevuto l’acconto, e quelle medio-piccole, per le quali i contributi sono essenziali. Per questo, raccogliendo la sollecitazione delle associazioni agricole ho presentato un ordine del giorno al ‘decreto fiscale’ che, approvato dalla Camera con il parere favorevole del Governo, ha contribuito alla definizione della proroga inserita nella legge di bilancio licenziata in prima lettura dal Senato”
Lo ha dichiarato il deputato Pd Giuseppe Romanini, componente della Commissione Agricoltura della Camera, primo firmatario di un ordine del giorno che ha impegnato il Governo a rinviare l’entrata in vigore di quella parte della legge 161/2017 che obbliga le imprese agricole che usufruiscono di fondi europei a produrre l’informativa e la comunicazione antimafia.
“La norma introdotto al Senato al ‘decreto fiscale’ aveva drasticamente ridotto da 150mila a 5mila euro l’importo di contributi UE oltre i quali alle imprese beneficiarie era richiesta la presentazione dell’informativa antimafia” – ha spiegato Romanini – “anche grazie al mio ordine del giorno, recepito nel maxiemendamento sul quale al Senato il Governo ha posto la fiducia, la soglia è stata aumentata a 25mila euro e si abbasserà a 5mila solo a decorrere dal 1 gennaio 2019, dando così modo anche alle aziende più piccole di organizzarsi in tempo utile. Quindi tutte le imprese agricole titolari a vario titolo di aiuti PAC minori di 25mila euro saranno esentate dalla presentazione dell’informativa antimafia fino al 31 dicembre 2018. I beneficiari di contributi inferiori a 5mila euro non avranno invece alcun obbligo di esibizione della documentazione antimafia”.
“Abbiamo posto un parziale rimedio ad una situazione che rischiava di essere paradossale. Avevamo richiesto il rinvio per tutti e non è stato possibile ma già così, con la fissazione della soglia del valore del contributo oltre la quale è necessaria la presentazione del certificato a 25mila euro, si consentirà alla maggioranza delle imprese di individuare, insieme alle associazioni agricole, una modalità applicativa che consenta di snellire gli adempimenti burocratici senza bloccare l'erogazione dei contributi comunitari che, proprio per le aziende di piccole dimensioni, sono essenziali per ad assicurare la continuità dell’attività”.