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Resoconto del Consiglio comunale del 4 marzo 2019

21 marzo 2019

Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR

Nostre interrogazioni

Lavagetto (con Pezzuto ed Eramo) sulla vicenda del “mall” (centro commerciale) previsto a fianco dell’aeroporto, il cui cantiere è attualmente bloccato per le indagini della magistratura. Il Comune ha in seguito sospeso in autotutela l’istruttoria e la conseguente efficacia delle SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) ed il conseguente rilascio dei permessi di costruire di una serie di opere. Siccome la materia è piuttosto complessa ma il tema però molto importante per la nostra città, si invita ad ascoltare l’illustrazione dell’interrogazione e la risposta della Giunta al video:https://www.youtube.com/watch?v=oeGWOy97h6s, minuto 46 e 35 secondi. Caterina Bonetti sui furti davanti alle scuole di Vicofertile e Vigolante. Molto spesso davanti agli asili e alle scuole materne (non solo in questi quartieri) avvengono furti in auto nel breve lasso di tempo che occorre ai genitori per accompagnare i figli dentro la scuola. Questi furti non avvengono solo in caso di dimenticanza, sempre da parte dei genitori, di oggetti di particolare valore a bordo, ma anche per rubare oggetti di poco conto o per "controllare" se nell'abitacolo ci sia qualcosa di nascosto. Nell'interrogazione si chiedeva di attivare maggiori controlli nelle fasce orarie d'ingresso dei bambini, anche coinvolgendo l'associazionismo locale. L'assessore Casa ha risposto che la situazione verrà monitorata e che maggior controlli verranno attivati nelle zone. Campanini sul piano di riorganizzazione di Lactalis-Parmalat. Più che altro si è trattato di una sollecitazione affinché anche il Comune di Parma (oltre ai sindacati, alla Regione e al Comune di Collecchio) sia attivo per contribuire a garantire lo stabilimento di Collecchio, i livelli occupazionali e il mantenimento della centralità di Parmalat, che è un patrimonio per tutto il territorio e va salvaguardata.

Nostre comunicazioni

Lavagetto sulle primarie del Partito Democratico: un momento di grande democrazia e che ha dimostrato, con una partecipazione ampia e superiore alle aspettative, che il Partito Democratico è vivo e pronto a svolgere pienamente il suo ruolo nella politica italiana ed europea. Chi lo dava per ormai finito, qui e altrove, si deve ricredere. Jacopozzi sui nuovi bandi per i centri per gli immigrati a seguito della legge c.d. “decreto Salvini”. In questi nuovi bandi le prestazioni richieste ai gestori sono di livello molto inferiore a quello seguito finora; in pratica, bassa qualità, nessun servizio volto all’integrazione; siamo, più o meno, al solo “vitto e alloggio”, a detrimento del patrimonio di capacità ed esperienza che molte realtà hanno in questi anni maturato e che ora guardano con preoccupazione al presente e al futuro.

Delibere

Tralasciando alcune delibere tecniche di minore importanza, abbiamo votato a favore di una modifica del regolamento sulla COSAP (canone locazione aree e spazi pubblici), che riduce i canoni per le edicole, in modo diversificato a seconda delle aree (più o meno “convenienti” dal punto di vista commerciale) della città. Abbiamo fatto notare che forse sarebbe necessaria un’analisi più di dettaglio, perché i vantaggi o svantaggi commerciali non dipendono soltanto dalla zona ma proprio dalla collocazione più o meno “strategica” delle edicole. Ci è stato risposto che una suddivisione così di dettaglio è molto difficile da attuare; in ogni caso la domanda resta aperta. Ci siamo astenuti sull’approvazione di una variante urbanistica che consente di realizzare una nuova linea elettrica interrata dalla cabina di Botteghino al quartiere Montanara, soprattutto – così ci è stato detto, anche se nella delibera questo concetto non è espresso - a servizio del campus universitario. Le motivazioni addotte per questa operazione non ci sono sembrate però sufficientemente chiare. Astensione anche sulla ratifica (con conseguente variante degli strumenti urbanistici) di una procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (di livello regionale) relativa alla concessione per la realizzazione di una centralina di produzione di energia elettrica lungo l’Enza, in località Il Moro (sponda parmense, vicino al ponte ferroviario sull’Enza) che sfrutterà un salto d’acqua già esistente dovuto a una traversa fluviale. Voto contrario sulla seconda variazione del 2019 del Documento Unico di Programmazione economica e al bilancio di previsione 2019-2021, a seguito di riprogrammazioni interne al bilancio comunale e recepimento di norme nazionali; le quali peraltro non sono tempestive e costringono gli enti locali a continui adattamenti. Ma continuiamo a ritenere che per quanto riguarda il Comune di Parma rimanga ancora un quadro non chiaro delle opere che effettivamente si faranno (diverse sono ancora ferme o nel limbo) , di quando le si farà e a quanto ammonta realmente l’importo complessivo (i numeri ballano sempre…).

Mozioni

Sulla mozione a sostegno dell’approvazione di una legge nazionale a favore dell’eutanasia legale, proposta dal consigliere di Effetto Parma Marcomaria Freddi, c’è stato un ampio dibattito, anche se abbiamo lamentato la mancanza di un vero approfondimento prima del Consiglio (una commissione Sanità che era stata promessa, ad esempio, non è stata convocata). In base al principio della libertà di coscienza (su un tema peraltro di competenza del Parlamento), nel nostro gruppo c’è stato un voto diversificato ( a favore Bonetti e Lavagetto, contrari Campanini e Jacopozzi, tutti intervenuti nel corso del dibattito). La mozione è passata a larga maggioranza. Chi volesse meglio conoscere le motivazioni e il pensiero dell’uno/a o dell’altro/a, può rivolgersi direttamente all’interessato/a. La Lega non ha partecipato al dibattito, né al voto. Sulla mozione della Lega per la limitazione dei c.d. “negozi etnici” in centro storico abbiamo votato contro. Innanzitutto perché il concetto di negozi etnici è molto ambiguo e a rischio di interpretazioni forzate, poi perché in alcuni casi ci sono esercizi che con la loro presenza aiutano e non certo danneggiano determinate strade o zone e infine perchè le eventuali situazioni critiche possono riguardare negozi di un tipo o di un altro: il tema è piuttosto quello del rispetto delle regole da parte di tutti. Chiaro che occorre una gestione oculata del commercio e che bisogna prevenire concentrazioni delle stesse tipologie merceologiche, nonché garantire rispetto e decoro, ma il problema vero del centro storico non è tanto quello di vietare, quanto di promuovere la nascita di nuovi esercizi e la loro varietà, viste le tante chiusure. Ed è su questo che continuiamo a lavorare e a sollecitare un’azione più innovativa da parte dell’Amministrazione. Mozione respinta dall’aula.


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