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Gatti “a perdere”. Le minoranze chiedono una commissione.

2 aprile 2019

Pubblicato in: Articoli PD Parma

La vicenda del progetto di trasferimento dei gatti ospitati presso la struttura Lilli e il Vagabondo nella “nuova” oasi felina al quartiere Spip, in seguito allo scadere dell’affidamento della gestione della struttura alla fine di marzo, solleva ancora una volta il problema dei percorsi di condivisione e delle scelte al ribasso di questa amministrazione.

La storia è nota ormai da giorni grazie alla stampa e alla denuncia , ma, come gruppi consiliari di minoranza, ci sentiamo di stigmatizzare sia il contenuto che il metodo di questo percorso, ancora una volta fintamente condiviso da parte di una Giunta che da sempre sostiene il valore fondante della partecipazione dei cittadini.

Partiamo dal contenuto: che senso ha, ci chiediamo, spostare la popolazione felina - ora stanziata in una struttura debitamente recintata, in un’area facilmente accessibile da parte dei volontari, correttamente illuminata, dotata di stalli coperti e aree verdi curate - in un contesto, come quello previsto per l’oasi al quartiere Spip, malamente recintato, abbandonato dal punto di vista della cura del verde e privo di strutture stabili adeguate? Chi si farà carico di seguire i gatti, in questa situazione che già richiede un importante intervento di sistemazione e adeguamento, in un’area a vocazione esclusivamente artigianale, vicino a strade trafficate e a strutture artigianali pericolose? Perché infine passare da una gestione unica canile/gattile a 4 gestioni separate, una per ogni gattile e una per il canile, quando il percorso contrario era stato attuato dopo lo scandalo “Green money”?Sul bilancio sorgono ulteriori domande: se il finanziamento previsto dal Comune sarà variabile in base alla presenza di ospiti nella struttura, che interesse dovrebbero avere gli enti che si faranno carico della gestione a promuovere l’adozione e l’affidamento degli animali? Pensare male è un attimo. E poi, perché nel 2014 l’importo presunto del servizio complessivo (canile e gattile) era 276.000 euro/annui, nel 2016 290.000, mentre nel nuovo affidamento i 3 gattili costerebbero “solo” 41.00 euro nel 2019 e 71.000 euro dal 2020? Un risparmio – è il caso di dirlo - sulla pelle dei gatti.

Veniamo poi alle modalità “partecipate” con le quali l’assessore Paci ha portato avanti il progetto.

Il 18 febbraio l’assessore ha convocato le principali associazioni cittadine che si occupano di cura e benessere felino. Durante l’incontro, al momento di esprimere un parere sull’ipotesi in essere, le associazioni hanno espresso i loro dubbi e una sostanziale contrarietà all’iniziativa. L’assessore, come non solo in questo caso è accaduto, ha promesso ulteriori momenti di confronto, ma dopo qualche tempo ha inoltrato alle associazioni stesse la proposta sostenendo, fra l’altro di averla redatta recependo le loro istanze. Viene da chiedersi come, dato che nessuna associazione era stata nuovamente convocata e che, in quella sede, il parere espresso era stato negativo. Sulla vicenda è intervenuto anche il Sindaco, dichiarando (intervista sulla Gazzetta di domenica) che “non ci sarà nessun trasferimento né trasloco né di gatti né di gattili”, mentre nella Delibera di Giunta del 4/03/2019  si parla proprio di “trasferimento”.

Insomma un pasticcio. Intanto il 31 marzo è scaduta la concessione attuale della struttura Lilli e il Vagabondo e ancora non è chiaro chi dovrà gestire il periodo d’interregno. Sulla gestione del canile poi, nemmeno una riga.

Sull’intera questione chiediamo perciò che sia convocata una Commissione in cui l’assessore spieghi a consiglieri e cittadini il senso delle scelte dell’amministrazione, ci rassicuri sulla continuità del servizio, confermi quanto affermato dal sindaco e soprattutto ci spieghi quale sarebbe il vantaggio di questo spezzettamento di gestione del canile e dei tre gattili, che verrebbero affidati a 4 soggetti diversi.

 

Caterina Bonetti per gruppo consiliare PD

Pier Paolo Eramo per gruppo consiliare Parma Protagonista

Fabrizio Pezzuto per gruppo consiliare Parma Unita Centristi


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