Un Consiglio che fortunatamente si è concluso in tempo per poter partecipare all’iniziativa contro la violenza maschile sulle donne, promossa sotto i Portici del grano da “Maschi che si immischiano” insieme ad altre realtà, e alla grande, pacifica manifestazione delle “sardine”. Nostre interrogazioni Caterina Bonetti sulle carenze igienico sanitarie - segnalate a mezzo stampa – nella
scuola primaria Pezzani. Ha domandato se sussistano effettivamente, se il Comune si sia fatto carico di assodare se lo stabile sia in condizioni di sicurezza ed igiene adeguate alla presenza degli alunni e se, rispetto alla situazione di carenza di personale, che renderebbe difficile la sorveglianza ai piani e in portineria, siano state attivate procedure per ottenere, dai soggetti competenti, nuove risorse. L’assessora Seletti ha in sostanza risposto che nessuno di questi argomenti è di diretta competenza del Comune e che segnalazioni di carattere sanitario non sono arrivate dai servizi competenti. La consigliera Bonetti ha insistito nel chiedere rassicurazioni per le famiglie, dato che il problema da loro segnalato sembra invece essere piuttosto grave.
Lorenzo Lavagetto sulla
sponsorizzazione al Barezzi Festival di una nota marca di superalcolici. Il Regolamento comunale vieta questo tipo di sponsorizzazioni e anche se la manifestazione è promossa dalla Fondazione Teatro Regio (partecipata al 100% dal Comune) e non direttamente dal Comune dovrebbero valere le stesse regole, sia normativamente (per i richiami fatti nel regolamento e perché la Fondazione e totalmente comunale) sia politicamente, perché non può esser lecito al Teatro ciò che non lo è per il suo proprietario. L’Assessore Guerra ha invece detto di ritenere legittima la scelta della Fondazione.
Lavagetto sulla prospettiva
d’interramento della linea elettrodotto nel quartiere San Leonardo, in zone con presenza di aree verdi a uso pubblico e asili. Ha domandato se si darà esecuzione agli impegni precedentemente assunti tra Comune e soggetto attuatore, data la scarsa salubrità e alla possibilità di rischi per la salute pubblica legati alla presenza dell’alta tensione. L’assessore ha risposto che nel progetto di riqualificazione il soggetto attuatore aveva previsto un piano d’interramento, ma le esigenze industriali dell’industria vetraria presente in zona richiedono invece un ampliamento della potenza dell’impianto. Il Comune, ha aggiunto, si è fatto mediatore fra le parti e a seguito di una serie di scambi e trattative, si dovrebbe arrivare ad un piano di realizzazione dell’opera d’interramento in accordo con tutte le parti.
Nostre comunicazioni Bonetti: la situazione che sta vivendo in queste settimane
l’Iran, con la repressione nei confronti delle proteste scatenatesi inizialmente per l’aumento dei costi del carburante, ma in realtà strettamente legate ad un clima di disagio politico sociale che – secondo le stime di Amnesty International – ha già causato 106 vittime fra i manifestanti, non può essere ignorata. Da diversi giorni la guida politica del paese ha imposto un blocco internet per impedire le comunicazioni al di fuori dell’Iran ed evitare così la diffusione di notizie che, sempre secondo quanto denunciato da Amnesty, vedrebbero coinvolte le forze militari in una repressione cruenta nella quale i cecchini sparerebbero da tetti ed elicotteri direttamente sui manifestanti.
Occorre perciò aumentare la consapevolezza di ciò che sta accadendo per dar voce a chi fatica a farsi sentire. Questo vale anche per la repressione in corso in Cile, al quale non può non andare un pensiero - a maggior ragione nella giornata del 25 novembre - pensando alle violenze che stanno subendo in queste settimane le donne e le ragazze che decidono di manifestare per un paese più democratico.
Daria Jacopozzi: Da pochi mesi è nato
OIVD l'osservatorio interreligioso sulla violenza contro le donne, che ha lo scopo di sensibilizzare le religioni su questa tragedia quotidiana che colpisce sempre di più e colpisce in tutte le culture e le appartenenze religiose. Un segnale molto positivo insieme al fatto che se ne stanno finalmente occupando anche uomini. Importante poi il finanziamento del Governo per i figli e le figlie delle vittime di violenza, attivato in questi giorni.
Lavagetto sui
problemi di Piazza Ghiaia: dai bagni pubblici (in particolare per le persone disabili) agli atti di vandalismo verso alcuni esercizi accaduti una di queste notti, in una piazza che, purtroppo, di notte è priva di alcun tipo di presidio, oggetto di un accorato comunicato di Confesercenti.
La speranza è che i presidi della polizia municipale possano operare durante tutto l’arco della giornata. Sulla situazione in generale del commercio in città è innegabile che negli ultimi anni le cose siano andate peggiorando per un insieme di fattori non solo locali. Tuttavia Parma ha le sue specificità, di centri commerciali e scelte sbagliate, e la Ghiaia ne è il simbolo: un luogo popolare, mercato cittadino, distrutto dalla nota riqualificazione in era Ubaldi e per paradosso oggi tenuto in vita da un supermercato. Per il commercio si dovrebbe e potrebbe fare di più, soprattutto quando leggiamo che le imprese non ce la fanno. Chi chiede la convocazione di un tavolo permanente ha ragione, in cui la politica mostri disponibilità a discutere le scelte di questi ultimi anni. Le iniziative spot non bastano, servirebbe un cambiamento a tutto campo, come conferma il dato della classifica sulla qualità della vita che ci vede sotto il 90mo posto alla voce sicurezza. Tra vari altri episodi preoccupanti (dal sequestro di 8,5 chili di cocaina, al tentativo di sparatoria di Via Olivieri, fallito per un guasto alla pistola, all’accoltellamento sull’autobus in un tentativo di furto, all’episodio di via Carducci) un bel gesto: la consegna di un Rolex smarrito al legittimo proprietario da parte di un cittadino di origini straniere.
Delibere
Erano tre e riguardavano due variazioni nel bilancio di previsione 2019-2021 e una variazione del Documento Unico di Programmazione (DUP). Nostro voto contrario.
Nostre mozioni Per un refuso, nel resoconto scorso (Consiglio dell’11 novembre) era “saltata” la parte riguardante la mozione presentata da
Lavagetto a favore dei lavoratori della società partecipata “
Parma Gestione entrate” (PGE), il cui contratto di servizio scade il 31.12.2010. Quale che sia il futuro della società, la mozione impegna la Giunta a salvaguardare i posti di lavoro. La mozione è stata
approvata. Approvate il 25/11 due mozioni presentate da
Campanini. La prima, impegna il Comune a sostenere la realizzazione dell’impianto IREN Ambiente di
compostaggio e biometano a Reggio Emilia (località Gavassa), che funzionerà interamente col trattamento e riciclo dei rifiuti organici e del verde da raccolta differenziata delle province di Parma e di Reggio Emilia. Per quanto riguarda Parma, la produzione di frazione organica umida da rifiuti solidi urbani (FORSU) è stimata in 19.882 tonnellate per il comune e in 35.000 tonnellate per la provincia, mentre la produzione di rifiuti vegetali urbani si attesta a 5.831 tonnellate per il comune e a 17.300 per il territorio provinciale. La mozione era già stata discussa approfonditamente in Commissione il 18 novembre.
L’atto impegna la Giunta comunale a sostenere in tutte le sedi istituzionali e societarie la realizzazione dell’impianto quale completamento e riequilibrio della dotazione impiantistica di smaltimento dei rifiuti urbani nel bacino territoriale di Parma e Reggio Emilia e ad attivarsi col gestore della raccolta rifiuti affinché ci siano ricadute positive sul piano tariffario per lo smaltimento della FORSU. L’impianto, tecnologicamente avanzatissimo, rispetterà pienamente tutti i parametri ambientali e rappresenta un ottimo esempio di economia circolare.
La seconda mozione esprime
contrarietà ai dazi USA sul Parmigiano Reggiano e impegna la Giunta a fare pressioni istituzionali a tutti livelli per un loro annullamento, coinvolgendo in questa azione anche le altre “Città Creative per la gastronomia UNESCO”. Il documento sottolinea inoltre che i dazi imposti da Trump fanno parte di una strategia sovranista che si dimostra ancora una volta dannosa e ingiusta.
Il presente testo è redatto col contributo di Caterina Bonetti e Sandro Campanini.