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Resoconto Consiglio comunale del 9 novembre 2020

16 novembre 2020

Pubblicato in: Gruppo PD Comune PR

Mozioni

Visto  che è stata approvata all’unanimità, iniziamo stavolta con una nostra mozione – primo firmatario Lorenzo Lavagetto – che impegna il Comune a rinunciare a o ridurre i canoni di concessione di proprietà comunale o gestiti da Parma infrastrutture affidati all’associazionismo di promozione sociale e a ogni altro ente del terzo settore senza scopo di lucro per febbraio marzo  aprile e maggio 2020; a  rinunciare a o ridurre la TARI ai  soggetti sopra citati e a negozi ed esercizi commerciali rimasti chiusi e che non hanno prodotto rifiuti nel periodo di lockdown.

Interrogazioni

Daria Jacopozzi sulla gestione SPRAR/SIPROIMI (il sistema di accoglienza e integrazione dei rifugiati/richiedenti asilo, che – ricordiamo - non pesa sulle casse del Comune), con diverse domande sulla gestione del sistema. In particolare, se è vero che diminuiscono i posti e quali siano le scelte che il comune sta facendo per il futuro: provvederà alla co-progettazione in continuità con il passato e in sinergia con le associazioni del territorio che già si occupano dell’ accoglienza  o sta decidendo, come sembra , alla definizione di una gara di appalto per i nuovi finanziamenti SPRAR, che a questo punto potrà essere vinta da qualunque associazione o ente anche extra territoriale (cosa che quindi snaturerebbe la logica della valorizzazione e sostegno del Terzo settore  territoriale, logica ribadita recentemente in una sentenza della Corte Costituzionale)? Purtroppo, l’assessora Rossi ha confermato che i posti richiesti dal Comune sono inferiori al passato  e che l’allocazione dello SPRAR è messa a bando, rinunciando alla co-progettazione.

Sandro Campanini
sui disagi psicologici all’interno delle famiglie, a causa della pandemia e le sue conseguenze (“pandemic fatigue”, cioè sindromi di stress e ansia a causa delle condizioni di vita imposte dalle misure anti-covid e dalle difficoltà economiche, aumento suicidi, uso di farmaci ansiolitici e psicofarmaci, disturbi alimentari nei bambini e bambine e negli/nelle adolescenti, forme di “regressione” nella fascia 3-10 e altre forme di sofferenza psichica di adulti e minori); difficoltà ancora più acute dove ci sono ragazzi e persone per con disabilità. Si chiedeva in particolare se i servizi messi a disposizione (numeri telefonici dedicati ecc.) sono stati diffusi e  quali sono i dati sul loro utilizzo. Dalle risposte delle Assessore Rossi e Seletti si è compreso che in generale si è data notizia di questi servizi di supporto, anche nelle scuole, e che c’è stata attenzione alle famiglie con disabilità; ma non ci sono rilevazioni numeriche sul ricorso  ai servizi né un’analisi, anche di massima, delle situazioni emerse nei colloqui: elementi che sarebbero invece molto utili. Occorre in ogni caso continuare a supportare le famiglie in questa  fase nuovamente molto difficile sul piano educativo e relazionale.

Nostre comunicazioni

Le nostre quattro comunicazioni hanno tutte riguardato, con accenti e sottolineature diverse, l’appello-raccolta di firme promosso il 6 novembre  dal sindaco Pizzarotti e dall’assessore alla cultura Guerra per la riapertura dei luoghi della cultura. Abbiamo infatti ritenuto inopportuno - comprendendo la buona fede e le buone intenzioni di chi ha poi firmato - che siano dei rappresentanti istituzionali a lanciare un’iniziativa che - in un momento molto difficile e delicato, mentre salgono vertiginosamente i contagi  e in tanti ancora purtroppo non rispettano le regole (dopo pochi giorni siamo  passati in zona arancione….) – critica le scelte del Governo e le valutazioni degli scienziati che lo supportano; scelte prese anche in altri Paesi europei come Francia, Germania, Danimarca, ecc.  e mentre  i sanitari implorano la massima prudenza e l’Ordine dei medici nazionale addirittura chiede il lockdown totale. Altro è che siano gli operatori a manifestare le loro proposte e osservazioni, anche critiche, come avvenuto in vari settori. Abbiamo  ribadito con accenti diversi che teniamo massimamente in considerazione il mondo della cultura e che le chiusure di teatri, cinema, musei biblioteche addolorano anche noi, sia per la cosa in sé, sia per i danni a chi ci lavora. Per questo abbiamo chiesto di riprogrammare i fondi assegnati da Governo e Regione per Parma 2020-2021 per sostenere gli operatori della cultura anche con iniziative nuove e diverse.

Caterina Bonetti
ha ricordato che l’aumento dell’emergenza covid ha pesanti ripercussioni anche sul sistema sanitario “normale”, con interventi, cure o visite  che devono essere differiti a danno di chi ne avrebbe diritto. Inoltre al manifestarsi della “seconda ondata” sarebbe stata necessaria una più puntuale e costante attività di comunicazione del Comune.
Per Daria Jacopozzi ci interessano quei lavoratori della cultura che anche a Parma sono i più deboli nei contratti e che, fermandosi l'evento 2020, saranno senza paracadute.  la cultura diventi cura delle fragilità strutturali di un comparto che deve rimanere vivo per continuare a offrire specchi di bellezza, e a farceli cercare proprio perché mancanti.
Sandro Campanini
ha concluso il suo intervento ricordando  le recenti parole del Presidente Mattarella, secondo  cui occorre “la responsabilità di proseguire nell'impegno per contrastare e sconfiggere questa malattia così grave, mettendo da parte partigianerie, protagonismi ed egoismi per unire le forze di tutti e di ciascuno, quale che sia il suo ruolo e le sue convinzioni, nell'obiettivo comune di difendere la salute delle persone e di assicurare la ripresa del nostro Paese".  Infine, per Lorenzo Lavagetto è necessario -   a maggior ragione in questo momento  - che sia illustrato al Consiglio il quadro finanziario di Parma 2020-21, cosa che ancora non è avvenuta nonostante varie richieste in tal  senso.

Delibere

Ci siamo astenuti sulle tre delibere in odg, riguardanti: una rettifica al Regolamento per la riscossione coattiva delle entrate comunali;  il Regolamento sulla disciplina dell'imposta di soggiorno; il differimento dei termini di pagamento dei tributi e canoni locali approvati dalla Giunta Comunale.


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