31 agosto 2009: Intervento di Carla Mantelli, consigliere comunale del PD, a sostegno di Dario Franceschini
Il congresso del PD sta entrando nel vivo e si preannuncia un'esperienza vitale e importante per il partito che sicuramente trarrà giovamento da un dibattito trasparente, anche aspro, ma costruttivo, tra le distinte proposte in dialogo. Sottolineo che quelle di Bersani, Franceschini e Marino costituiscono proposte "distinte" e non "contrapposte"perché ciò che le accomuna è molto più rilevante di ciò che le differenzia. Questo è un dato estremamente positivo che dimostra come il PD, nonostante sia un partito molto giovane e certamente "plurale", abbia solide e condivise basi. Ciò permette anche di affrontare il dibattito congressuale con grande serenità perché chiunque diventerà segretario del PD sarà certamente in grado di collaborare con gli altri e di guidare con saggezza il partito. Per me non è stato quindi facile scegliere ma alla fine ho scelto di sostenere Dario Franceschini. La prima ragione è che mi pare particolarmente deciso nel delineare una proposta alternativa alla destra italiana, al di là delle tentazioni di presentare semplici correttivi nella speranza di allargare il consenso elettorale. La destra che governa il Paese alimenta la paura e la divisione. Il nostro popolo, noi tutti, abbiamo invece bisogno di fiducia e di coesione. La mozione Franceschini inoltre mi pare in grado di inquadrare le proposte concrete dentro un orizzonte vasto, dentro un sogno senza il quale le proposte politiche perdono gran parte del loro appeal. Barak Obama ha convinto gli americani non solo per i provvedimenti pratici che ha individuato ma anche perché ha saputo comunicare che questi erano piccoli passi nella direzione di una società nuova, più giusta e più pacifica, una società da progettare "non in vista delle prossime elezioni ma delle prossime generazioni" come afferma la mozione Franceschini. Mi pare infine che Franceschini abbia in mente un partito bene organizzato, radicato nei territori e per questo capace di essere aperto, costantemente in ascolto della società e in particolare dell'elettorato. Un partito che sa usare con intelligenza le regole che si è dato (es. primarie, trasparenza...) senza rigidità e soprattutto senza frettolose marce indietro. Un partito fedele all'ispirazione originaria dell'Ulivo e quindi irriducibile a un nuova edizione del "partito della sinistra". Ho fiducia in Franceschini anche perché, in questi difficili mesi in cui è stato segretario nazionale, ha dimostrato coraggio nella comunicazione e chiarezza nelle proposte facendo esclamare a tanti iscritti ed elettori: "Era ora!". Ma bisogna anche ammettere che nessun segretario, per quanto geniale, potrà da solo dare forza politica ed elettorale al Partito Democratico. La destra è abituata ad affidarsi al carisma (più o meno ambiguo) di un leader. Noi no. Noi del PD ci sentiamo partecipi di un'impresa comune e quindi investiti di una comune responsabilità. Che eserciteremo con fermezza, lealtà e spirito di collaborazione per contribuire a migliorare la qualità della vita e della democrazia nel nostro Paese.
Carla Mantelli Consigliera comunale Partito Democratico
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