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10 settembre 2009: Il Pd nel lavoro



Noi donne e uomini impegnati nel mondo del lavoro, sosteniamo la candidatura di Pier Luigi Bersani a Segretario Nazionale e di Stefano Bonaccini a Segretario Regionale del PD.

Riconosciamo infatti in questi due candidati le migliori capacità per risollevare le funzioni di un grande partito, capace di ostacolare la pericolosa deriva neo liberista sul welfare del governo Berlusconi, di  avviare un processo di ricerca e di innovazione sui temi economici e del lavoro per ricostruire una cultura di centro-sinistra all'altezza delle sfide contemporanee.

Il PD che vogliamo dovrà essere un partito strutturato e solido che possa rappresentare al meglio tutto il mondo del lavoro nelle sue varie sfaccettature, dai giovani precari, agli operai maturi espulsi dalla crisi, alle diverse forme del  lavoro autonomo.

La crisi economica oltre a distruggere migliaia di posti di lavoro rischia di modificare in peggio l'attuale modello sociale, con ripercussioni generali che coinvolgono l'insieme della popolazione compresi i pensionati. Già oggi si sta  registrando una forte crescita delle persone colpite dalle nuove povertà.

Una crisi  che non è in via di superamento, anzi, diventa ogni giorno sempre più drammatica ma che negli altri Paesi è stata affrontata con misure aggressive di cui oggi si cominciano a veder i primi risultati. In Italia invece sono state messe in campo solo partite di giro di risorse già impegnate su diversi altri capitoli di spesa.

Per uscire dalla crisi è fondamentale sviluppare politiche industriali investendo  sull'economia verde (Green Economy) facendo leva  sulla ricerca delle nuove  eco-tecnologiche.

Per riqualificare "i sistemi urbani, i trasporti e le attività produttive occorre sviluppare nuove tecnologie finalizzate al risparmio energetico nei trasporti, nell'edilizia, nelle apparecchiature industriali, negli elettrodomestici, nella produzione di energia elettrica, etc...


Rispetto ai processi di liberalizzazione occorre perseguire la strada già intrapresa dal governo Prodi; è opportuno tuttavia nei settori strategici (energia, rifiuti, acqua - bene essenziale che non può essere privatizzato - ambiente, etc...) introdurre sistemi di  regolamentazione dei  mercati facendo leva sugli organismi istituzionali di controllo e di indirizzo  (Autority, Antitrust) per garantire sviluppo, qualità dei servizi, rispetto degli utenti/clienti e dell'ambiente e il controllo delle politiche tariffarie.

In riferimento a quanto sopra espresso, va ripreso e valorizzato il contenuto del disegno di legge del settembre 2006 di  Bersani " Industria 2015" .


               Anche Parma, seppure strutturalmente più forte degli altri territori della regione per effetto dei settori agroalimentare e farmaceutico, sta subendo la crisi peggiore degli ultimi decenni.
 
Qui il nostro impegno è rivolto a sostenere il reddito, riqualificare professionalmente le persone espulse, garantire l'agibilità del credito alle imprese e utilizzare gli ammortizzatori sociali in alternativa ai licenziamenti, applicando una politica sociale efficiente che  impegna tutti i soggetti sociali ed istituzionali del nostro territorio.

Sui temi dell'economia e del lavoro ci aspettiamo dalla politica scelte chiare e non più rinviabili, scelte non solo tecniche ma strettamente legate ai valori più alti quali rispetto, dignità, diritti esigibili.

Il partito che sosteniamo dovrà fondare la propria identità su alcuni principi fondamentali:

  • la centralità del lavoro pubblico e privato, quale strumento di realizzazione delle persone e della creazione pulita della ricchezza collettiva;
  • la riconferma dell'attualità dei principi della Carta Costituzionale;
  • un lavoro più sicuro nei posti di lavoro e rispettoso dell'ambiente;
  • un governo della globalizzazione partendo dai diritti e dalla dignità per ogni lavoratore del mondo e di un maggior ruolo dell'Europa;
  • lo sviluppo della democrazia per valorizzare diritti e la soggettività delle persone nel lavoro;
  • diritto alla conoscenza e al sapere come strumento di inclusione sociale;
  • valorizzazione e ampliamento dell'occupazione femminile finalizzata alla qualificazione del modello di sviluppo;
  • riconoscimento del ruolo produttivo dei lavoratori migranti.



Ribadiamo quindi il nostro appoggio ai candidati Bersani e Bonaccini affinché facciano del PD un partito disponibile al confronto con le ragioni del mondo del lavoro che noi rappresentiamo.







               Prime adesioni 
 
Banchieri Daria - Barbuti Enrico - Bernardini Claudio - Bertoletti Paolo - Braglia Giuseppe - Caselli Gianni - Colelli Donato - Casalini Bruno - Cordero Paolo - Caffettani Mirella - Chiesa Alessandro - De Vincenzi Enrico - De Vitis Maurizio - Garavina Fabio - Gardelli Ivano - Gattini Lisa - Ghidini Fabrizio  - Ianelli Ermanno  - Maestri Patrizia - Magnani Francesco - Mancini Claudio - Manfrini Franco  - Poletti Tommaso - Salati Sauro - Spagnoli Paolo - Spocci Roberto





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