Il PD denuncia i pesanti tagli di docenti e personale ATA
«Il Partito Democratico, che ha denunciato più volte l'aggravarsi della situazione della scuola a causa dei tagli indiscriminati previsti dal Governo, oggi guarda con grande preoccupazione all'emergenza occupazionale che si sta concretizzando nella provincia di Parma. Già nell'anno scolastico che sta per iniziare (2009-2010) non ci sarà lavoro per 132 docenti e 73 addetti ATA - segnala Pietro Baga, responsabile Scuola e Università del PD di Parma».
«Crediamo che un tale ‘licenziamento di massa' sia una scelta sbagliata e dannosa per il sistema scolastico pubblico - prosegue Baga - che richiederebbe invece ben altre scelte per adeguarsi alle esigenze di una moderna società democratica che vuole investire sulla conoscenza e sulla formazione: non una riduzione di risorse ma una migliore qualità della spesa, investendo sulla formazione dei docenti e attivando un adeguato sistema di valutazione delle scuole e degli stessi docenti».
«A livello nazionale in tre anni, saranno tagliati circa 87.341 docenti e 44.500 ATA e di fatto la scuola sarà nell'impossibilità di adempiere alla funzione formativa e sociale che gli compete. È una scelta incomprensibile e inaccettabile sotto il profilo sociale e occupazionale, perchè aggrava ulteriormente e pesantemente, in un contesto di crisi economica, la condizione di vita di numerose persone e delle loro famiglie, senza alcun reale sbocco alternativo».
«Per i precari, docenti e ATA, il PD ha proposto - senza essere ascoltato dal Governo - un piano di stabilizzazione, come già previsto dal Governo Prodi nel 2007, prorogato per altre due annualità e l'introduzione di una indennità di disoccupazione per due anni. Inoltre chiediamo con forza il Governo di bandire in tempi brevissimi concorsi ordinari per tutti (docenti, ATA, DSGA, dirigenti scolastici, dirigenti tecnici), così come prevede la Costituzione, per consentire ai precari di avere un contratto a tempo indeterminato e ai giovani di inserirsi, dopo un periodo di tirocinio - nel mondo della scuola. La scuola - conclude Baga - ha bisogno di poter contare su un numero certo e stabile di docenti e di personale ATA per garantire continuità didattica e autonomia».