Soliani (PD): «Chiarezza sul caso Saladino»
La senatrice Albertina Soliani, componente della Commissione sanità a Palazzo Madama e della Commissione d'inchiesta sul Servizio sanitario nazionale, ha presentato un'interrogazione urgente al Ministro Alfano e annuncia la proposta di un'inchiesta sul caso Saladino .La senatrice del Pd Albertina Soliani, entrata a far parte in questi giorni della Commissione sanità a Palazzo Madama, ha presentato una interrogazione urgente al Ministro della Giustizia Alfano, nella quale chiede di sapere se, «oltre agli accertamenti della magistratura attualmente in corso, sia stata avviata una indagine dal Ministero per accertare le cause della morte del giovane di Parma, Giuseppe Saladino, 32 anni, trovato senza vita nella cella del carcere emiliano, dov'era rinchiuso da poche ore».
La senatrice Soliani, che è stata nominata nella scorsa settimana relatrice di minoranza dell'inchiesta sul caso Cucchi, ha sottolineato «la necessità di fare chiarezza, al più presto, sulla dinamica degli eventi che hanno condotto alla morte di Saladino» nonché «su quale assistenza sanitaria sia stata prestata al giovane nel carcere di via Burla, tenuto conto del fatto che il detenuto era tossicodipendente ed era stato in cura presso il Sert di Parma».
Soliani ha inoltre annunciato che proporrà alla Commissione d'inchiesta sul Ssn del Senato una inchiesta su Saladino. «Essere detenuto e tossicodipendente - ha concluso Soliani - non significa essere una persona di serie B, con meno diritti alla salute e all'incolumità».
Motta, PD «Sul caso Saladino è necessario fare subito chiarezza, depositerò un'interrogazione al ministro della Giustizia»«Nell'esprimere la mia vicinanza alla famiglia Saladino, voglio auspicare che nel più breve tempo venga fatta luce sulla vicenda legata alla morte di Giuseppe Saladino; per questo presenterò un'interrogazione urgente al ministro della Giustizia Angelino Alfano»: questa la posizione dell'onorevole Carmen Motta sul decesso di Giuseppe Saladino avvenuta nella notte tra il 6 e il 7 ottobre scorso nel carcere di Parma.
Mi chiedo come mai la direzione del carcere non abbia reso subito pubblica la notizia del decesso e solo oggi, a più di un mese di distanza, si apprende che la Procura di Parma ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti.
Giuseppe Saladino era un detenuto con evidenti problemi di salute per questo anche a lui andavano garantite le cure necessarie nel rispetto dei principi fondamentali che valgono per qualunque persona, a cominciare dal diritto alla salute.
Occorre assoluta chiarezza, in tempi rapidi per accertare la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità. Auspico che anche il ministro della Giustizia voglia perseguire questo obiettivo.