Il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha oggi risposto alla mia interrogazione relativa al regime IVA delle prestazioni sociali rese da cooperative sociali e dai loro consorzi in specie nell'ambito del "global service".
L'interrogazione è stata originata dal fatto che, in talune realtà, è stato ventilato l'assoggettamento di ciascuna delle prestazioni alle aliquote previste per le medesime quando fornite singolarmente e non nel contesto di un "global service" come prestazioni accessorie.
La conseguenza (di portata economica insostenibile per la maggior parte delle cooperative sociali e dei loro consorzi) è l'imposizione di aliquote variabili dal 5% al 22% con sconvolgimento dell'equilibrio economico-finanziario dei contratti già stipulati e con un aggravio dei costi dei futuri appalti che avrebbe pesanti ricadute sulle rette delle strutture socio assistenziali residenziali e semi residenziali
La risposta odierna costituisce un passo avanti nel senso auspicato (assoggettamento di tutte le prestazioni - principale ed accessoria - all'aliquota del 5%) in quanto viene riconosciuto che le prestazioni accessorie (individuate nell'erogazione dei pasti, pulizia e sanificazione degli ambienti, servizi di guardaroba e lavanderia, manutenzione dei presidi, servizi amministrativi e di coordinamento) siano assoggettati all'aliquota del 5%, allorché si individui un'operazione principale cui collegarsi, al "fine di integrarla, completarla e renderla possibile".
Ringrazio il presidente della Commissione Finanze del Senato, sen. Mauro Marino, che, consapevole dell'importanza e della delicatezza e della questione ha reso possibile una risposta in tempo reale (l'interrogazione è stata presentata sette giorni fa) e il sottosegretario on. Baretta che ha contribuito in modo determinante alla tempestività della risposta e che ha garantito ulteriori approfondimenti.
GIORGIO PAGLIARI