La parlamentari del Pd Albertina Soliani e Carmen Motta hanno visitato in mattinata la casa circondariale e di reclusione di via Burla a Parma e hanno incontrato diversi detenuti. La visita aveva il duplice obiettivo di portare gli auguri per le feste imminenti sia ai detenuti che a tutto il personale e di verificare lo stato della situazione del carcere. «I detenuti ed il personale del carcere non devono essere ‘separati' della città, perché ne fanno parte a pieno titolo e per questo abbiamo voluto porgere loro i nostri più calorosi auguri - hanno dichiarato l'onorevole Carmen Motta e la senatrice Albertina Soliani al termine della visita. Abbiamo verificato - hanno proseguito le parlamentari - che i lavori di ristrutturazione siano andati avanti e abbiamo appurato che si prevede possano essere ultimanti tra il maggio ed il giugno 2010».


«Rimangono però i problemi legati alla carenza di personale, mancano ancora tra le 170 e le 180 unità di polizia penitenziaria e alcuni educatori. Il personale è dunque molto ridotto rispetto alle necessità e il problema si aggraverà nel momento in cui, ultimata la ristrutturazione, riapriranno tutte le sezioni». Le parlamentari chiedono dunque al Governo di trovare le risorse necessarie per migliorare la situazione e aggiungono: «Noi sicuramente continueremo a vigilare e a sollecitare l'intervento del Governo anche perché è evidente che questa situazione va a discapito di tutti, sia dei detenuti che del personale, operatori e agenti polizia penitenziaria».


Motta e Soliani danno un giudizio positivo al rapporto che si è creato fra il carcere e l'Ausl di Parma: «Abbiamo riscontrato che c'è collaborazione, si dovranno potenziare gli ambulatori ed aprire la piscina destinata ai paraplegici».
L'onorevole Motta ha poi riferito di aver ricevuto risposta all'interrogazione urgente presentata lo scorso novembre a proposito della morte in carcere di Giuseppe Saladino: «Maria Elisabetta Alberti Casellati, sottosegretario al ministero di Giustizia ha spiegato che non c'è stata visita ispettiva del Ministero al carcere di Parma perché la prassi non la prevede per i decessi per cause naturali. In ogni caso - ha aggiunto Motta il consulente incaricato ha chiesto 30 giorni di proroga che scadranno il 10 gennaio per conoscere l'esito degli esami tossicologici. Il Ministero ha infine dichiarato che continuerà a seguire con la massima attenzione questa vicenda.


«Crediamo - hanno concluso Motta e Soliani - che sia necessario, nell'interesse di tutti, fare luce piena su questa vicenda e per questo continueremo a vigilare attentamente».