Il Partito Democratico, mentre da tempo ha denunciato di fronte alla pubblica opinione nazionale e locale l'aggravarsi della situazione della Scuola a causa dei tagli indiscriminati previsti dal Governo nel triennio 2009-2011, guarda ora con grande preoccupazione alla situazione che va profilandosi per ciò che riguarda la Scuola Secondaria Superiore.
In almeno tre occasioni la Ministra Gelmini ha convocato conferenze-stampa per comunicare agli italiani l'imminente varo della "riforma" delle superiori, che però è ancora alla stato di bozza. Le Commissioni parlamentari ad oggi non hanno espresso i previsti pareri obbligatori, il Consiglio dei Ministri non ha approvato in via definitiva i regolamenti ed ovviamente, sono ancora ben lontani dal parto i successivi decreti ministeriali che dovranno dare "gambe" ai nuovi regolamenti. Sull'argomento dovranno poi intervenire con proprie delibere le Regioni che sono competenti per l'organizzazione dell'offerta formativa sul territorio ma i Consigli regionali saranno sciolti il 27 febbraio prossimo !
Qui, senza esprimere un giudizio di merito sul contenuto della "riforma" delle superiori - che riforma non è, ma un semplice "riordino" - vogliamo ricordare alla pubblica opinione che, a soli due mesi dalla già rinviata scadenza delle iscrizioni per l'anno scolastico 2010/11 né le famiglie, né gli insegnanti, né i Dirigenti scolastici, e nemmeno la Ministra sanno come sarà realmente la scuola superiore italiana dal prossimo 1° settembre!
Ricordiamo brevemente i fatti.
Settembre 2008 (14 mesi fa): il Governo approva una bozza di regolamento per la riforma-riordino delle scuole superiori, inizio di discussione nella scuola e nel Paese, inizio della procedura per recepire i pareri obbligatori, seppure non vincolanti, delle commissioni parlamentari, della Conferenza stato-regioni, del Consiglio nazionale della Pubblica Istruzione, e di altri importanti organismi di controllo (Corte dei Conti, Consigli odi Stato, ecc.).
A dicembre 2008 (12 mesi fa) si esprimono le commissioni parlamentari, ma da più parti si fa notare che i tempi, per avviare la riforma dal 1° settembre 2009, sono molto stretti. La Gelmini dapprima sposta in avanti le iscrizioni, convinta di far decollare il progetto nei tempi stabiliti; poi si rende conto delle difficoltà, e rinvia il tutto al 1° settembre 2010.
Nel frattempo l'iter di approvazione dei tre DPR si blocca misteriosamente, e per cinque mesi tutto tace!
Tra la fine di maggio e l'inizio di giugno 2009 il Governo approva tre nuovi regolamenti, sempre sotto forma di DPR, molto simili a quelli del settembre 2009, nel frattempo finiti nel cestino.
Ricomincia la procedura di rito: fra luglio e settembre (in agosto di solito si va in ferie) il Cons. Naz. della Pubblica Istruzione esprime i propri pareri (negativi) sui tre regolamenti; alla fine di ottobre la Conferenza Stato-Regioni esprime i propri pareri (due negativi e uno positivo - quello riguardante l'istruzione tecnica); ed ora - dicembre 2009 - i regolamenti ancora al vaglio delle commissioni parlamentari sono stati censurati da una sentenza del Consiglio di Stato.
Dodici mesi dopo siamo allo stesso punto! Chiediamo allora al Governo :
- Perché il Governo ha atteso la fine di maggio per approvare i tre regolamenti? Non poteva farlo prima?
- Perché da allora si procede così lentamente, quando quasi tutte le leve degli organismi che devono esprimere il proprio parere sono nelle mani o del Governo o della maggioranza?
- Ma la Ministra della Pubblica Istruzione sa che le iscrizioni scadono il 27 febbraio e la scuola, per cominciare il 1° settembre, deve avere corsi di studio, quadri orari, organici dei docenti, a posto per la fine di aprile?