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27 settembre 2019: Resoconto del Consiglio comunale del 16/09/2019



Nostre interrogazioni    

Sandro Campanini sulla presenza, durante il Festival dello sport dello scorso 8/9 giugno in Cittadella, di un’associazione sportiva che svolge attività di combattimenti simulati con armi “soft air” e che avrebbe fatto provare, ai bambini presenti, armi simili a quelle da guerra, domandando se ritiene opportuno promuovere una tipologia di attività di questo tipo in iniziative rivolte alle famiglie e con presenza di minori. L’assessore Bosi ha affermato che l’unico criterio di selezione è l’iscrizione al CONI. Campanini ha espresso delusione per la risposta: quel tipo di “autopromozione” è diseducativo e il Comune non dovrebbe consentirlo.

Caterina Bonetti in merito alla carenza di cestini per i rifiuti nei pressi dei parchi e delle aree verdi, anche in relazione al problema dell’abbandono delle deiezioni canine da parte dei proprietari. L’assessore Benassi ha risposto che un nuovo piano è in fase di sperimentazione nelle zone del Centro e dell’Oltretorrente, che potrà poi, anche in base a questa segnalazione, ampliarsi con eventuali modifiche e adattamenti anche in altre zone della città.   

Nostre comunicazioni

Campanini sul tema del forum Unesco svoltosi a Parma nei giorni scorsi. Ha sottolineato l’importanza dell’evento segnalando però  uno scarso coinvolgimento della città. Campanini ha poi insistito sul rapporto fra tipicità dei prodotti del territorio e la sua storia, arte e tradizione. Inoltre, diverse testimonianze del Forum hanno messo in relazione cibo e integrazione, al fine di ampliare conoscenza reciproca e incontro fra diverse culture. In chiusura ha poi richiamato  l'esperienza del "Refettorio"  raccontata dallo chef Massimo Bottura, realizzato a Milano e in altre città, in cui, evitando lo spreco,  si offre cibo cucinato con cura a persone non abbienti.

Lorenzo Lavagetto ha evidenziato  la situazione del traffico in via Mazzini e zone limitrofe che ha generato un vero e proprio caos e ingorghi inaccettabili; una situazione che peraltro si protrae da tempo.  Come è noto nessuno dei lavori che interessano Viale Mariotti e Via Mazzini, ben due cantieri a distanza di pochi metri, è stato chiuso nei termini annunciati.   Già l’anno scorso i lavori di rifacimento di viale Basetti si erano protratti oltre il termine previsto, causando disagi analoghi, si tratta di una prova di inefficienza del settore opere pubbliche. A questo si aggiunge che la mobilità cittadina ha risentito della chiusura di varie strade dovute a lavori e alla ridda di iniziative che si sono succedute nel periodo estivo, soprattutto nel quartiere Cittadella tra stadio, carrozze e concerti. Si tratta evidentemente di situazioni emergenziali, e di un brutto spettacolo per il centro storico, il cui ritardo accresce i disagi e i problemi per cittadini, lavoratori, commercianti per una mobilità che nelle zone interessate non è sostenibile né degna, peraltro, di una candidatura a capitale green.    

Delibere (tralasciando quelle meno significative)

DUP (Documento Unico di Programmazione) 2020-2022  (la legge – TUEL  - prevede l’approvazione di tale atto a seguito del deposito entro il 31 luglio, ma  il vero momento di verifica sul DUP è la Nota di aggiornamento, che verrà affrontata in seguito).

Bonetti: Nel documento tornano, situazioni ormai "ciclicamente" discusse in questa sede: la Biblioteca di Alice, il Romanini-Stuard, l'Aeroporto, il teatro dei dialetti... Si tratta di progetti da tempo in discussione e programmazione, che tuttavia non hanno visto un concretizzarsi progettuale in questi anni. In particolare, la biblioteca di Alice fu presentata a una sala gremita dall'allora assessore Ferraris, ma poi è seguito il silenzio.  Sulla partecipazione, sono emerse criticità nella gestione dei CCV, servirebbe una verifica. Tema delle povertà: dovrebbe essere centrale in un quadro nazionale di oggettiva difficoltà per le famiglie, ma anche per le persone sole. Sul tema lavoro, seppure non sia di competenza diretta del Comune, occorre far leva su tutte le iniziative in campo, ad esempio Parma 2020 ma non solo, e sulla possibilità da parte degli enti di indirizzare, tramite bandi ad esempio, la scelta dei privati che concorrono all'ottenimento di un incarico, indicando le tipologie contrattuali dei lavoratori in capo al soggetto interessato vincolanti o comunque portatrici di un maggiore punteggio.

Daria Jacopozzi. Il tema delle solitudine, del sostegno alle famiglie deve essere centrale per il Comune. In primis per una progettualità forte per la popolazione che invecchia: strutture e alloggi per anziani, servizi di sostegno. Le reti famigliari sono sempre più povere e in futuro sempre più occorrerà una progettualità forte. Vorremmo sapere quindi che progettualità esiste sull’edilizia pubblica, ad esempio, che tempi e processi sono previsti per le strutture esistenti, a partire dalle ristrutturazioni e messa in disponibilità delle case, ma anche i fondi derivanti dalle alienazioni. Una città come la nostra non può permettersi di tenere degli alloggi vuoti: abbiamo due sfratti alla settimana e si tratta non di una cosa eccezionale, ma di un problema strutturale. Occorre quindi una precisa politica sulla casa, anche dal punto di vista culturale.  Riguardo ai  bambini, se si valutano i dati delle liste d’attesa per i nidi, si nota che sono molte le famiglie che hanno chiesto il servizio e non hanno avuto risposta alla loro domanda. Occorre forse creare nuove convenzioni e investire in tema di rette e accessibilità. Su questi temi la progettualità deve essere a lungo termine.

Campanini Alcune criticità “concrete” le abbiamo da tempo segnalate (Piazzale Dalla Chiesa, bagni pubblici, Ostello della gioventù ancora chiuso, quartieri in difficoltà, ex scalo merci fermo, mancanza di un mercato fisso alimentare ecc.). Al di là di questo, occorre coerenza tra la prima parte (analitica) del DUP e i progetti che poi si indicano nel documento.  Se i dati mostrano  scarsa natalità  e basso numero di laureati, occorre chiedersi che risposte dare: una città con molti giovani e molti laureati, è infatti una città più aperta, che guarda avanti e investe sul futuro e sull’innovazione. Passando poi al tema della città” green”, i dati parlano di un ancora elevato numero di auto: è necessario pensare a collegamenti con la città e la Fiera su infrastrutture sostenibili e valorizzare tutte le linee ferroviarie che passano da Parma. Occorre poi ampliare iniziative e spazi di scambio e reciproca conoscenza tra parmigiani da tempo e “nuovi parmigiani”, per arrivare ad un alto grado di integrazione, il che contribuisce anche a prevenire altre problematiche sociali.

Lavagetto  Il piano triennale opere pubbliche si presenta con importi bassi: rispetto ai 76 milioni di investimenti programmati per il 2019, per il triennio 2020/2022 gli stanziamenti previsti ammontano a 55 milioni complessivi. Un dato che denota un calo di fiducia nel futuro, oppure una versione più dimessa delle intenzioni comunali, o magari un semplice realismo, dopo anni di annunci molti dei quali rimasti tali a tuttoggi. Alcuni interventi sono stati ritirati, come la tanto preannunciata pista nel greto del Parma (il cui progetto è costato però ben 21 mila euro) e di questo siamo soddisfatti, così come ci ha fatto piacere che sia stato garantito il trasporto gratuito agli utenti della Anna frank e della Newton: in entrambi i casi era quello che chiedevamo, anche se ci sono state polemiche che si sarebbero potute evitare. Il Consiglio comunale ha giocato un ruolo importante che speriamo continui.  
Questa città ha avuto il riconoscimento di Città della gastronomia cosa che ci onora tutti e che rende merito di una alta specialità territoriale nel campo dell’agroalimentare. Ciò che non corrisponde a questa eccellenza sono i metodi di promozione del territorio di cui il Comune si rende protagonista: a parte il dubbio gusto della “cena dei mille” e tutte le perplessità di una beneficienza poco munifica, viene da chiedersi quanto giovi all’immagine della città riempire continuamente i Portici del grano con cucine di fortuna e sedute di design, sui cui benefici al comparto turistico e commerciale della città ci sarebbe da approfondire. La città spende per queste iniziative 200.000 euro, cui vanno aggiunti gli introiti dei biglietti venduti per la cena stellata. Abbiamo assistito alle polemiche di questi giorni sui concerti in Cittadella, che nascono dal fatto che il contenitore non è stato pensato per quel contenuto. A Parma il contenitore ci sarebbe, il Palasport. Per questi concerti, pagati anche al botteghino, il Comune spende 100.000 euro annui, quest’anno si aggiungono anche quelli della inaugurazione di parma 2020 costati circa 160.000 euro e che sono stati un fiasco di pubblico nonostante fossero gratuiti.
Incerto ancora il futuro del comparto Baganzola, tra aeroporto e mall, poco si è fatto per la questione ambientale dal verde pubblico alla qualità dell’aria, per la quale urgono interventi massicci e decisi perché perché la città potrebbe davvero fare da avanguardia sul tema. Oppure sul tema della sicurezza. Si è fatto poco in merito al problema della diffusione degli stupefacenti, alla sensibilizzazione delle fasce più esposte; né c’è traccia di politiche per i più giovani, se pensiamo ai fenomeni di aggregazione spontanea e soprattutto, non a pagamento, che si registrano davanti al teatro Regio o al Pablo che non si risolvono con una ordinanza restrittiva, ma con la comprensione del fenomeno nella sua complessità. Nel Dup si da atto che Parma ha un costo della vita altissimo, il che fa il paio con quanto, ormai due anni or sono, ci aveva rivelato l’assessore Ferretti negando la possibilità di alzare la soglia di esenzione della addizionale Irpef (a proposito il tavolo di lavoro che fine ha fatto?). A Parma quasi un quarto della popolazione vive con meno di 15.000 euro lordi di reddito annuo, di cui circa 30.000 sono sotto i 10.000. Non sarà, e qui aveva ragione Ferretti, la riduzione dell’Irpef a cambiare la cosa, perché ci vorrebbe un serio incremento dei redditi da lavoro e dei salari, tuttavia, nell’attesa che questo accada, la presenza del Comune e delle altre istituzioni diventa fondamentale: non può passare, specialmente in tempi di populismo, l’idea che il Comune può fare solo fino ad un certo punto e poi “le cose ve le pagate da soli”, soprattutto su temi gravi come il diritto alla casa, oppure come i costi delle rette delle scuole materne.

Voto contrario.

Variazione DUP e bilancio di previsione 2019-2021    La delibera registrava alcune variazioni al bilancio: avremmo voluto sapere come verranno spesi i circa 400.000 euro in più per il settore sociale e ci preoccupano le alte somme (che quindi non possono essere utilizzate per altro) per fondo crediti di dubbia esigibilità (oltre 42 milioni) e fondo rischi per contenziosi (quasi 8 milioni di euro).   Dalla Regione arriva a Parma oltre 1 milione per l’abbattimento delle rette degli asili nido (ne parleremo anche in seguito), una notizia che dovremmo far conoscere il più possibile.

Voto  contrario sulla delibera.

Fondazioni: Studi Verdiani, ATER, Fondazione Regio    Abbiamo votato a favore delle modifiche statutarie alla Fondazione Istituto nazionale Studi Verdiani. Voto favorevole anche sulla trasformazione di ATER (Associazione Teatrale Emilia-Romagna) in Fondazione (il Comune ne fa parte assieme ad altre decine di enti locali della regione): abbiamo però chiesto che tale realtà si dimostri più capace di supportare  il sistema teatrale; ci sono state infatti in passato critiche che vanno attentamente ascoltate. Abbiamo chiesto inoltre di promuovere a Parma un incontro con ATER.  

Ci siamo astenuti sul nuovo schema di statuto della Fondazione Teatro Regio di Parma: l’idea, enunciata dal Sindaco, di frequenti modifiche statutarie “in progress” a seconda delle persone di volta in volta chiamate a ricoprire incarichi nella Fondazione non ci ha convinto, al di là delle valutazioni di merito sulle attività (che non erano oggetto della delibera).  

Il presente testo è redatto col contributo di Caterina Bonetti e Sandro Campanini.




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