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18 agosto 2020: Resoconto Consiglio comunale del 4 maggio 2020



Nostre interrogazioni

Due di Sandro Campanini su: fenomeno dell’usura a Parma; percorso partecipativo per la realizzazione della nuova scuola in una parte dell’area ex Castelletto (via Zarotto – via Sidoli).

Sul primo punto, Campanini ha espresso preoccupazione per un fenomeno che ha riguardato anche la nostra città e che può diventare grave in periodi di crisi come questi. Occorre molta prevenzione,  parlare apertamente del problema (che spesso si tende invece a nascondere per paura o vergogna), in particolare con le categorie più a rischio (commercianti, persone che entrano in difficoltà economiche, ecc.) e far conoscere le varie possibilità che lo Stato mette a disposizione, con fondi dedicati, per rientrare dai debiti e non cadere nelle mani degli strozzini. Inoltre, è da capire come migliorare il rapporto con le banche, che spesso sono accusate dagli utenti di applicare interessi troppo alti, anche poi se le indagini, nella maggioranza dei casi, non confermano tale accusa: c’è dunque da capire il perché di questa diversa percezione. L’assessore Casa ha risposto di condividere le preoccupazioni sul fenomeno usura e che, oltre ai servizi della Guardia di Finanza, è attivo a Parma uno sportello della Fondazione Adeventum che si occupa del problema.

Sul secondo tema ha invitato l’amministrazione a dar seguito a una mozione, approvata dal Consiglio comunale, in cui si chiede una larga partecipazione (docenti, genitori, ragazzi, scuola Puccini, quartiere) nell’iter progettuale della nuova scuola nell’area ex Castelletto, su cui sta già lavorando uno studio di progettazione a seguito del bando comunale. Seletti e Alinovi hanno  risposto che questo impegno viene svolto. Al di là delle problematiche dovute al virus, la verità è che sono stati coinvolti alcuni dirigenti scolastici e docenti (il che è certo condivisibile) ma l’unico incontro pubblico, solo di un’ora e con la presentazione dell’idea progettuale a una platea che la vedeva per la prima volta, si  è svolto agli inizi di novembre; poi, più nulla. Continueremo perciò a  sollecitare questo impegno.

Delibere


Abbiamo votato a favore della delibera di variazione di bilancio che recepisce i finanziamenti statali  per l’erogazione dei buoni spesa “emergenziali” alle persone in difficoltà economica per 1.037.000 euro. Ci siamo astenuti (come quasi tutta la minoranza, più due contrari)  sul nuovo Regolamento sull’uso delle videocamere di sorveglianza comunali (un Regolamento esiste già, questa è la nuova versione). Ci siamo sempre dichiarati favorevoli all’uso delle videocamere per dissuadere da atti criminosi e come strumento di indagine quando accadono, ma il  nuovo Regolamento presenta diversi punti dubbi sulla gestione dei dati personali e sulla grande responsabilità nell’uso di questi mezzi che viene affidata ai vigili urbani, che hanno compiti amministrativi e non di forza di polizia. Avremo modo di verificare, nel corso dell’applicazione, se i nostri dubbi saranno fugati oppure no.

Dibattito sul corona virus


Alcune comunicazioni dei Consiglieri che erano previste a inizio seduta sono state “spostate”in questa fase del dibattito perchè avevano a che fare con la situazione dovuta alla pandemia, per cui anche una riflessione sulle celebrazioni del 25  aprile e del 1 maggio (Campanini) è stata svolta qui. Dopo gli aggiornamenti da parte del Sindaco e di alcuni assessori (le loro posizioni e decisioni sono riportate dalla stampa e dal sito del Comune; in particolare va evidenziata la previsione, allo stato attuale, di mancati introiti per 19 milioni di euro, dato fornito dall’Assessore Ferretti su nostra richiesta ), siamo intervenuti  tutti e quattro.

Caterina Bonetti si è soffermata sulla decisione di tenere chiusi i parchi recintati (a differenza degli altri) fino al 18 maggio, pur condividendo a pieno la necessità di tutelare al massimo, in questa Fase 2, la salute dei cittadini. Il tema di fondo è in realtà la possibilità di svolgere in modo adeguato i controlli, tema che rimane anche dopo la data del 18. Attenzione inoltre al fatto che la mancanza di adeguati spazi rischia di provocare un maggior assembramento, soprattutto in centro, nelle altre zone. Occorre inoltre garantire, in condizioni di sicurezza, una accettabile socialità per quei soggetti non direttamente coinvolti nella ripresa lavorativa (anziani, bambini e ragazzi). In terzo luogo, considerato che gli esperti raccomandano un limitato contatto fa bambini e anziani, con la ripresa del lavoro si è aperto un problema grave nella gestione familiare: le famiglie che nel periodo estivo o di sospensione delle attività scolastiche spesso si avvalevano del supporto di nonni e nonne, ora si trovano di fronte alla scelta di mettere a rischio la loro salute o restare a casa dal lavoro. Una soluzione, che preveda ad esempio centri estivi all'aperto, rispettosi delle norme sul distanziamento, deve essere individuata, così come è necessario predisporre qualche tipo di attività per i ragazzi che, isolati da mesi, privati della socialità garantita dalla frequenza scolastica e delle attività sportivo/ricreative del tempo libero, rischiano un isolamento non meno pericoloso di quello della popolazione più anziana".

Daria Jacopozzi
. Che la pandemia abbia svelato la nostra profonda interconnessione non solo con la natura ma soprattutto a livello interpersonale, questa sarà la grande e positiva lezione che avremo imparato. Il passaggio alla Fase 2 è da realizzarsi con consapevolezza, poiché la risposta dei cittadini alle nuove “regole” di protezione reciproca potrà portare a relazioni e performance molto positive come molto negative, con comportamenti individualistici ed opportunistici. Ciò dipenderà molto dalla capacità della politica locale di fare partecipare ai processi di decisione gli attori coinvolti, a tutti i livelli.  Quindi è importante anche come Consiglio comunale e Assessorati iniziare  a dare un segno di grande “collaborazione dal basso” , di ascolto attivo di tutte le espressioni sociali e di progettualità. Quindi alcuni temi:
  1. Sostenibilità delle famiglie nella conciliazione lavoro /bambini. Collaborare con i servizi educativi e con le famiglie per individuare spazi e modi adeguati, creando a livello comunale una banca di risorse umane come educatori ed educatrici formati o già in convenzione con cooperative o da reclutare per babysitting, necessario fin da ora. 
  2. Collaborare con asili privati e tagesmutter , con le cooperative sociali e anche con L’università (tirocini, ecc.)
  3. Creare subito un “portale per le famiglie” per accesso ai bonus promessi dallo stato, in modo da permettere subito a chi ne avrà diritto l' accesso o ai bonus babysitter o ai centri estivi 4. Prevedere per i centri estivi costi molto bassi e utilizzare gli operatori del settore educativo che non è stato utilizzato ed è stato in cassa integrazione
  4. Mobilità sostenibile e giovani: implementare l'uso della bicicletta in modo molto concreto con opportune campagne che renderanno necessario il coinvolgimento dal basso dei giovani per riorganizzare la propria mobilità casa/scuola viceversa (impossibile riempire gli autobus come prima).  Sarà anche necessario rivedere il regolamento comunale per ciò che riguarda gli attraversamenti pedonali e renderli adeguati al maggior traffico di biciclette, come  sarà necessario aumentare corsie solo ciclabili.​
  5. Riprogettazione e cooperative socioassistenziali per disabilità: sappiamo che l’amministrazione si è resa vicino alle famiglie con ragazzi disabili. Tuttavia troppo pochi ad oggi sono i ragazzi disabili seguiti dal proprio educatore, anche da remoto, e solo due o tre in presenza. Per le cooperative di tipo B ci sono ancora moltissime difficoltà finanziarie poiché i Centri diurni per adulti sono ancora chiusi nonostante gli operatori abbiano continuato come potevano a lavorare da casa. Il Comune attui l'art.48 del Decreto Cura Italia (Decreto Legge 17 marzo 2020, n.18) che permette la totale riprogettazione dei servizi per un numero di ore corrispondenti al contratto in essere. Risparmiare su questo settore di cura ci sembra francamente una scelta politica che non possiamo condividere e che non è neppure lungimirante.
Campanini ha svolto una comunicazione ricordando la particolarità delle celebrazioni del 25 aprile e del 1° maggio in questa versione inedita senza partecipazione nelle piazze. Richiamando il profondo messaggio del Presidente della Repubblica per il 25 aprile, ha evidenziato che se da un lato è comprensibile che queste due ricorrenze, specialmente la prima, siano state vissute anche alla luce di quello che stiamo vivendo, nondimeno non bisogna mai dimenticare il loro significato primigenio, la loro origine, i loro obiettivi sempre attuali ( testo integrale della comunicazione a richiesta). Poi si è soffermato sul tema della programmazione culturale, che va completamente ripensata- al di là del legittimo riconoscimento di Parma capitale cultura 2021 – sulla base di quanto sta succedendo. Come gruppo consiliare abbiamo idee e proposte, ma vorremmo formularle in una discussione istituzionale seria, per cui chiediamo che al più presto sia convocata la Commissione cultura per confrontarsi e conoscere quali sono le intenzioni dell’Amministrazione a riguardo.

Lorenzo Lavagetto
 ha evidenziato l’importanza della Conferenza territoriale sociosanitaria, di cui è Presidente il Sindaco, non solo rispetto all’emergenza dei mesi scorsi ma anche in relazione a questa nuova fase che si apre, con la necessità di verifica delle positività al virus  con test e diagnostiche, chiedendo espressamente ragguagli sul numero di tamponi e test in corso di effettuazione a Parma sul che il Sindaco non ha risposto. Riguardo ai temi dell’art. 48 del Cura Italia (si veda intervento Jacopozzi), Lavagetto ha auspicato che si applichino principi uniformi in modo da garantire equità nel rapporto con i diversi soggetti. Una domanda ha riguardato invece i fondi regionali per l’allungamento della pista dell’aeroporto (12 milioni): essendo collegati a finanziamenti europei, ci possono essere scadenze sul piano attuativo legate al 2020? Infine, sulla mobilità sostenibile e alternativa alle auto private occorre ulteriormente insistere, anche immaginando un ridisegno delle carreggiate per far posto alle bici, sull’esempio di Milano, senza dover costruire in ogni situazione nuove piste ciclabili.




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