Dichiarazione della Senatrice del Pd Albertina Soliani
"Il disastro ambientale è fatto, lo si vede, la puzza ammorba l'aria, le popolazioni rivierasche ne percepiscono tutta la minaccia. Non si erano mai visti guasti di queste proporzioni. La magistratura accerti i responsabili, ma la politica affronti in modo nuovo il governo di uno dei beni più preziosi del nostro paese: il fiume Po e il suo bacino". Lo dichiara la senatrice del Pd Albertina Soliani in merito all'allarme ambientale che sta interessando il più grande fiume italiano. "Non possiamo vivere solo di emergenze: le alluvioni, le siccità, adesso il petrolio che dal Lambro all'Adriatico fa scempio del grande fiume. Non c'è una strategia di governo adeguata alla difesa e alla valorizzazione del fiume e questa è responsabilità primaria del governo nazionale".
Continua Soliani: "Invochiamo, allo stesso tempo, il protagonismo delle regioni interessate: il Piemonte, la Lombardia, l'Emilia Romagna, il Veneto. Parlino con una voce sola, alta e forte, insistente, qualunque sia la maggioranza che uscirà dalle urne. Occorrono risorse: i 180 milioni già assegnati e poi spariti, nuovi finanziamenti per superare questo disastro ambientale e per dare nuovo impulso ai progetti di salvaguardia e di sviluppo dell'intera area. Dall'imminenti elezioni regionali ci piacerebbe riscontrare una volontà comune per dare priorità a un problema che non è solo dell'area padana ma che è nazionale". "Adesso si tratta di recuperare la massa oleosa, ma contemporaneamente - conclude la parlamentare - si deve recuperare la priorità rappresentata dal Po per la politica, se non vogliamo consegnare alle nuove generazioni un'area irreversibilmente impoverita dall'imprevidenza, dalla vista corta, dall'irresponsabilità dei governanti di oggi".