17 novembre 2010: Può una cena “di partito” da 3420 euro gravare sulle spalle dei contribuenti? I GD contro la Lega Nord.
Può una cena "di partito" da 3420 euro gravare sulle spalle dei contribuenti? Inaccettabile, eppure è ciò che ha fatto la Lega Nord di Parma facendosi rimborsare una cena effettuata in data 30 aprile 2007 presso il noto ristorante cittadino "Corale Verdi", spacciandola per "convivio con associazioni di disabili e mutilati".
Infatti il conto della cena, offerta a ben 114 persone tra militanti, dirigenti e ospiti (dove sarebbero i disabili?!) ,è stato presentato al gruppo leghista in consiglio regionale con richiesta di rimborso.
Questo non è senza alcun dubbio un esempio di onestà e giustizia: le attività di partito (dunque non certo istituzionali, come scritto sulla causale della richiesta di rimborso) non dovrebbero pesare sulle tasche dei contribuenti! È così che recita la legge regionale!
Il discorso si fa più interessante, se pensiamo che la Lega Nord ha sempre raccolto i suoi consensi al grido di "Roma ladrona", facendosi promotrice di un rifiuto della corruzione, della partitocrazia e di tutte le dinamiche più "torbide" della politica italiana. Come spiegarci allora un passaggio così poco chiaro, ma certo costoso per i cittadini?
Ultimamente la Lega continua a dimostrarci di saper solo urlare contro tutti, ma quando poi si viene ai fatti, è tra le prime a "razzolare male": riuscita a inserirsi nelle diverse sedi del potere dimostra di non essere poi tanto lontana da quegli stessi soggetti che condanna.
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