Le dimissioni del Presidente di STT Holding S.p.A. sono, politicamente, un atto necessitato e, a questo punto, tardivo. Costituiscono, per il Sindaco, una chiara sconfitta ed una sconfessione della linea tenuta da inizio ottobre ad oggi; una sconfessione, resa ancora più clamorosa dall'attestato di stima manifestato non più tardi di martedì scorso, nel corso di una trasmissione televisiva. C'è bisogno di una svolta radicale, che non riguardi solo la scelta dei manager e l'attività di controllo sulle società partecipate da parte del Comune, ma che concerna anche, prima e innanzitutto, il ruolo che si vuole attribuire alle società partecipate stesse. E' chiaro che la giornata di oggi segna, con inequivoca evidenza , la perdita di ogni credibilità del modello del sistema Comune sviluppato e consolidato da questa amministrazione. Un modello che non ha garantito né la qualità dell'azione, né la qualità delle realizzazioni, né gestioni rispettose dei canoni dell'amministrazione legale, prudente ed economicamente coerente. Il Sindaco non può fare finta di niente. Dovrebbe trarne lui stesso delle conseguenze personali. Non lo farà! Ciò a cui non si potrà sottrarre, però, sarà, a questo punto, un'operazione di vera e totale ristrutturazione del sistema delle società, della situazione economico-finanziaria delle stesse e delle "governance". E dovrà cominciare, ché questo gli chiederanno le opposizioni, dalle azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori di cui dovessero risultare responsabilità rilevanti ai sensi delle disposizioni del codice civile. A questo punto, riservandoci di tornare sul tema, lanciamo sin d'ora una sfida: si proceda, affidandola ad una primaria società di certificazione, ad una verifica dell'esatta situazione economico-finanziaria del Comune stesso e del sistema delle partecipate, in modo da ripartire da una situazione certificata nella sua oggettiva consistenza.
Crediamo che le dimissioni da STT Holding S.p.A. significhino anche le dimissioni da Alfa S.p.A., ma, se così non fosse, il Sindaco avrebbe il dovere di chiederle immediatamente. Ci permettiamo, infine, di sottolineare che siamo stati accusati di strumentalizzazioni, di farneticazioni e di quant'altro, perché abbiamo chiesto le dimissioni del Presidente della Tep e quelle del Presidente di STT Holding S.p.A.. Siamo stati, per queste ragioni, anche irrisi e offesi sul piano personale. Oggi, prendiamo atto che, "a causa delle nostre strumentalizzazioni e farneticazioni", il Sindaco ha dovuto far dimettere i due Presidenti di sua esclusiva nomina. Ci consenta di chiedergli che le prossime nomine rispondano a sicuri criteri di professionalità, e non ad altre logiche, magari di lottizzazione politica. I danni che le sue nomine hanno determinato - ce lo consenta - sono già sufficienti per l'intera legislatura.
Giorgio Pagliari
Marco Ablondi
Maria Teresa Guarnieri