Oggi in Commissione Territorio Ambiente Mobilità è iniziata la discussione sul progetto di legge
Modifiche alla legge regionale 2 settembre 1991, n. 24 "Disciplina della raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi nel territorio regionale, in attuazione della legge 16 dicembre 1985, n. 752".
"Abbiamo deciso di convocare un'udienza conoscitiva il prossimo 3 febbraio - afferma il consigliere regionale Gabriele Ferrari (capogruppo Pd in commissione) - per approfondire ulteriormente i contenuti del provvedimento e raccogliere altre osservazioni, che è già possibile far pervenire all'indirizzo gferrari@regione.emilia-romagna.it. Si tratta di una scelta importante, che rafforza il percorso partecipativo intrapreso fin dall'inizio e che ha portato a un risultato condiviso e apprezzato dalle associazioni di settore".
La revisione dell'attuale normativa in materia di raccolta, coltivazione e commercio di tartufi nasce innanzitutto dalla necessità di adeguare la Legge Regionale n. 24/1991 ai cambiamenti intervenuti in questi anni sia sul versante delle competenze istituzionali che su quello delle normative europee, nazionali e regionali in materia ambientale e territoriale.
Tra alcune delle novità più importanti, si segnalano la redazione di un calendario annuale di eventi legati al tartufo e la promozione di "percorsi" ad esso dedicati, la collaborazione fra Regione ed enti di ricerca/Università per attività di studio, ricerca e sperimentazione, la convocazione di una Conferenza annuale di ambito regionale e la redazione di uno strumento tecnico-scientifico quale la Carta regionale delle aree tartufigene.
"Con questa Legge - conclude Ferrari - l'Emilia-Romagna intende rafforzare e rilanciare la sua vocazione "tartufigena", nella consapevolezza che questo settore, se adeguatamente sostenuto, può rappresentare un importante volano per l'economia regionale. L'enogastronomia, i circuiti turistici di cui il nostro territorio è ricco, le iniziative specifiche dedicate al tartufo potranno contare su uno strumento in più".