3 febbraio 2011: Garbi e G. Ferrari (PD): "Villani, stop al doppio incarico"
"Villani, stop al doppio stipendio e all'impegno dimezzato". I consiglieri regionali del Partito Democratico Gabriele Ferrari e Roberto Garbi prendono posizione contro il doppio incarico di Luigi Villani, consigliere regionale e vicepresidente di Iren. "Due responsabilità - spiegano Ferrari e Garbi - che richiederebbero entrambe, nell'interesse dei cittadini e del territorio che siamo chiamati a rappresentare, un impegno forte che in questo modo non può essere garantito".
"In passato - spiegano Ferrari e Garbi - più volte Villani ha cercato di difendersi con paragoni improponibili. Nessuno dice che per fare bene il consigliere regionale non si possano ricoprire altri incarichi, a titolo gratuito o con un compenso simbolico, oppure non ci si possa impegnare nella vita del proprio partito. Ma in questo caso la situazione è ben diversa".
"L'incarico in Iren - proseguono i due consiglieri del PD - prevede, infatti, un compenso tutt'altro che simbolico. Se non bastasse il rispetto verso i cittadini, questo dovrebbe rendere evidente fuor d'ogni dubbio come l'impegno che ci si attende per un ruolo di responsabilità all'interno di una società che si occupa di beni fondamentali come l'acqua, il gas, i rifiuti sia serio e significativo, tutt'altro che part time".
"Villani infine - spiegano Ferrari e Garbi - sarebbe chiamato a rappresentare, al vertice di Iren, gli interessi di tutti i parmigiani: un compito che mal si concilia con il ruolo assolutamente politico e di parte che egli svolge ogni giorno, in regione sui banchi del PdL e in città, dietro le quinte e sui giornali, contrastando con grande forza polemica coloro che non la pensano come lui".
"In questa fase che il Paese sta attraversando - concludono i due consiglieri regionali - riteniamo opportuno che chi ricopre incarichi pubblici dia prova di sobrietà e impegno per il bene comune al di sopra anche dei propri interessi personali. Per questo invitiamo Luigi Villani a scegliere tra i due incarichi quale proseguire con l'impegno che è lecito chiedere e attendersi".
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