11 febbraio 2011: Certificati online. Dodi (PD): "Il sistema funziona a singhiozzo. E' necessaria una proroga"
La segretaria cittadina del Partito Democratico, Lorenza Dodi, interviene sulla vicenda dei certificati medici di malattia on line all'Inps, che in questi giorni ha innescato una polemica con il ministro per l'innovazione Renato Brunetta. "Non è possibile - afferma - che dopo due mancate trasmissioni del certificato di malattia on line, un medico incorra in sanzioni non solo amministrative, ma anche penali, che possono arrivare fino a 5 anni di reclusione. Inoltre i certificati non vengono inviati all'Inps, ma alla Sogei, una società che ha in gestione il sevizio di ricezione telematica e il funzionamento del sistema, che presenta ancora molte lacune".
Il decreto ha suscitato le critiche delle sigle sindacali di categoria, mentre Margherita Miotto del Pd ha presentato un'interrogazione in commissione affari costituzionali.
"Brunetta non ha tenuto conto - spiega Lorenza Dodi - del fatto che il call center per il servizio non funziona ancora a pieno regime e che le visite a domicilio rendono inapplicabili le sanzioni stabilite. In conclusione - dichiara la segretaria del Pd - i cittadini e i medici rischiano di pagare per le inefficienza del governo. Infatti le persone subiscono ritardi ingiustificati, perché i medici di base rimangono impegnati in pratiche burocratiche inefficienti, che regolano l'accesso del servizio a singhiozzo".
"Altro problema è quello per i medici della provincia, molti dei quali non hanno la copertura Adsl e non riescono accedere al sistema, peraltro già entrato in vigore dal primo febbraio scorso. Il ministro Brunetta - conclude Dodi - dovrebbe intervenire urgentemente per verificare che il percorso scelto sia effettivamente innovativo e non dannoso per il sistema sanitario nazionale".
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