21 febbraio 2011: G. Ferrari (PD): "Schiaffo alla montagna e ai suoi abitanti da parte del Governo"
Gli amministratori dei 4200 comuni di alta quota protestano per i continui tagli: dai 170 milioni di euro del 2002 all'una tantum di 16 milioni di quest'anno, da ripartire in base al numero di abitati.
Il fondo per aiutare le comunità montane in 10 anni è passato dai 340 miliardi del 2001 ai 90 milioni del 2009 fino ad arrivare all'azzeramento totale deciso con la finanziaria dell'anno scorso.
"Eppure, - commenta il Consigliere Regionale Gabriele Ferrari -, sono gli unici enti che si sono ridoti di numero da 350 a 220, che hanno dimezzato le poltrone e i cui amministratori lavorano gratuitamente. La montagna andrebbe vista come una risorsa e non come terra da colonizzare".
Contributi ridicoli ma che distribuiti a pioggia diventano ancora più insignificanti. Quello che proprio non va, al di dell'azzeramento dei fondi che toccherà alle regioni integrare come e quando possono, è la ripartizione dei soldi per singolo comune in base al numero degli abitanti. Questo sistema a pioggia, impedisce il lavoro delle comunità montane. Il criterio delle associazioni era dettato dalla necessità, per chi governa territori vasti con pochi abitanti, di garantire servizi di qualità facendo economia.
"Questo è un invito allo spopolamento, -continua il Consigliere -, a prendere la valigia e trasferirsi altrove. Come più volte affermato, questi paesi sconosciuti e i loro abitanti, andrebbero aiutati e non penalizzati. Sono loro la chiave di molti problemi che si presenterebbero ancora più pesanti a valle, come ad esempio il dissesto idrogeologico. Sono, con la produzione di energia idroelettrica, i loro prodotti tipici e il turismo sostenibile, una ricchezza e non un peso".
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