8 aprile 2011: Garbi e G. Ferrari (PD): “Gli esponenti del PDL parmense abbandonino il consueto strabismo politico e si mettano al servizio della scuola pubblica”
L'impoverimento che l'offerta formativa della provincia di Parma subirà nel prossimo anno a causa dei tagli della c.d. riforma Gelmini è questione molto seria, che merita l'impegno congiunto di ogni rappresentante delle istituzioni, di qualunque colore o livello, per ottenere il ripristino di un diritto fondamentale.
Non accettiamo pertanto lo "strabismo" del PDL e del Comune che, per nascondere le oggettive e gravissime responsabilità del governo nazionale, accusano la Regione di penalizzare Parma e tacciono del tutto l'impegno che le giunte, provinciale e regionale, stanno mettendo in campo per garantire i docenti e il tempo pieno nella nostra scuola.
E' falso che la Regione ha accettato i tagli del parmense, al contrario ha condiviso con gli Enti locali e con le forze sociali la forte richiesta di riportare l'organico e le dotazioni scolastiche ai livelli di cui la comunità ha bisogno. Che siano 115 o 102 i docenti in meno, comunque parliamo di un dissanguamento che mette a rischio la tenuta del sistema. Ed è significativo che il Ministro Gelmini non abbia ancora incontrato il presidente Errani, che è in prima linea nel rappresentare le esigenze dovute all'incremento di allievi e studenti che si registra in Emilia-Romagna e in particolare a Parma.
Tutto ciò fa pensare che sia proprio il PDL a penalizzare i territori politicamente avversi, altro che la Regione! Il nostro modo di agire è ben diverso, tanto che con un'Interrogazione abbiamo sollecitato la giunta regionale a intervenire rapidamente presso l'ufficio scolastico e in sede di conferenza Stato-Regioni, per la difesa della scuola pubblica e dei servizi (compreso il tempo pieno) che vanno garantiti in tutte le zone della provincia."
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