29 giugno 2011: Soliani (PD): Il Sindaco restituisca oggi la città ai parmigiani, solo le sue dimissioni possono ridare a Parma dignità e fiducia
"La nostra città sta vivendo un passaggio cruciale della sua storia civile e democratica. Tutti ne siamo consapevoli. La sofferenza è profonda. Fuori di Parma ci chiedono conto di quello che sta accadendo. Fatti gravissimi che mettono in luce un modo di essere. Tutti abbiamo la responsabilità di aprire a Parma, da subito, una storia nuova, con i passaggi che saranno necessari ancorché dolorosi.
Amministrare una città è una cosa molto seria, la moralità pubblica è una cosa molto seria. Efficacia e legalità non sono separabili. Più importante del "fare" è il fare bene. Il fare disonesto, che vive nell'ombra, non può essere tollerato in una democrazia fondata sulla priorità del bene comune, sulla trasparenza, sul rispetto delle leggi e delle regole. Chi ruba denaro pubblico che appartiene ai cittadini, va perseguito. Chi deve controllare collaboratori e dirigenti, e non lo fa, non è adatto al ruolo, tradisce la responsabilità che i cittadini gli hanno affidato, mina alle fondamenta l'intero suo progetto per la città. Il Comune non è cosa propria. Caterina da Siena diceva ai politici del suo tempo: "La città vi è prestata". Il Sindaco restituisca oggi la città ai parmigiani, solo le sue dimissioni possono ridare a Parma dignità e fiducia.
Non vi sono soltanto opere da completare o risanare. Vi è una malattia morale, nella città, da guarire perché senza moralità non vi è credibilità e senza credibilità una città non regge di fronte al mondo. Nessuno può farlo al posto dei parmigiani. I cittadini ne sono consapevoli e chi ha guidato fin qui la città non può esserlo di meno. Non può darsi da sé altro tempo dopo quello che ha sprecato.
Il cammino per risorgere non sarà breve, ma l'inizio del cambiamento non può attendere oltre.
Il poeta Mario Luzi, che visse nella nostra città negli anni '50, in una delle stagioni più feconde della sua vitalità culturale, guardando all'Italia nel 1994 ebbe a scrivere: "Rottami e maschere ingombrano la scena". Questo è vero ancora oggi per l'Italia e anche per Parma, i cui governi da anni sono legati dalla stessa solidarietà politica. Chiudere il sipario è la cosa più dignitosa che possiamo fare ed essa è tutta nelle nostre mani. A cominciare dal Sindaco".
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