26 febbraio 2012: La Regione presenta il progetto "Scuola@Appennino" dedicato alle scuole di montagna. G.Ferrari(PD): "Capofila del progetto la scuola di Corniglio"

"La Regione Emilia-Romagna ha presentato il progetto "Scuola@Appennino" rivolto alle scuole di montagna della regione. Il progetto, che potrà contare su un finanziamento di oltre trecentomila euro, sarà realizzato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, UNCEM, UPI e Lepida spa, e intende favorire l'adozione di metodologie didattiche innovative che possano ampliare e differenziare l'offerta educativa delle classi del territorio montano. Il progetto, di durata biennale, si rivolge alle istituzioni scolastiche situate nei 102 comuni montani dell'Emilia-Romagna, 156 scuole primarie, 86 scuole secondarie di primo grado e 35 scuole secondarie di secondo grado. Nel primo anno la sperimentazione riguarderà 14 scuole, due per ogni provincia in cui sono presenti scuole di montagna e capofila sarà la scuola di Corniglio, in provincia di Parma." A comunicarlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Gabriele Ferrari, che sottolinea la grande importanza di un simile progetto: "In Emilia-Romagna - dice il consigliere - gli studenti che quest'anno sono iscritti alle scuole di montagna sono oltre 27mila, circa il 6% dell'intera popolazione scolastica regionale. Purtroppo questi studenti devono fare i conti con le criticità del territorio, che rendono più difficile organizzare i servizi alle persone e alle famiglie. Nelle pluriclassi, che a causa dei numeri limitati di alunni sono formate da studenti di età e di livelli di apprendimento diversi, c'è inoltre un problema evidente di qualità e continuità dell'offerta formativa."
"Per superare queste criticità - afferma Ferrari - Scuola@Appennino si propone di costituire una collaborazione tra scuole, istituzioni, associazioni e famiglie e di mettere in rete le scuole di montagna, predisponendo adeguati collegamenti telematici che garantiranno l'accesso ai servizi educativi e culturali e miglioreranno la comunicazione e l'interazione tra i plessi scolastici. Per la riuscita del progetto è fondamentale l'adeguata formazione dei docenti delle scuole coinvolte, che dovranno conoscere e cogliere le potenzialità offerte dalle strumentazioni tecnologiche che verranno fornite alle scuole. I docenti, a partire dal 6 marzo, parteciperanno a seminari specifici e ad incontri con i consigli di classe e i rappresentanti del progetto, e la loro formazione sarà realizzata insieme all'Università di Bologna."
"Grazie alla strumentazione informatica fornita, gli insegnanti potranno condividere modelli e buone pratiche di didattica delle pluriclassi. Tutte le classi potranno condividere materiali e collegarsi fra loro in videoconferenza. Nelle pluriclassi ogni sottogruppo avrà a disposizione un notebook e un tablet, che permetterà agli studenti di rielaborare contenuti e di esplorare internet e la realtà circostante. La scuola è un servizio primario per le nostre comunità. Se in montagna una scuola chiude o non offre adeguati servizi le famiglie se ne vanno e le comunità si impoveriscono: un rischio che la nostra montagna, storicamente alle prese con i problemi dello spopolamento, non può permettersi. Questo progetto sperimentale - conclude Ferrari - va nella giusta direzione, e consentirà di sopperire alle difficoltà oggettive che incontrano le persone che vivono in montagna."
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