21 marzo 2012: Motta e Soliani (PD): "Incontro positivo sul carcere di Parma con il nuovo vice capo del DAP"

"In data odierna presso il DAP abbiamo incontrato il dottor Luigi Pagano, nuovo vice capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria del Ministero di Giustizia e gli abbiamo rappresentato tutti i problemi del carcere di Parma: la grave carenza d'organico della polizia penitenziaria così come degli educatori, la necessità di incrementare le possibilità di lavoro per i detenuti, il previsto ampliamento della struttura carceraria con i conseguenti problemi gestionali, i tagli ulteriori alle risorse finanziarie che incidono pesantemente anche sulla fornitura dei beni di prima necessità, la complessità della gestione connessa al regime carcerario del 41 bis che tende a irrigidire tutti i comportamenti all'interno della struttura, la necessità di una direzione stabile degli istituti penitenziari che si assuma il compito di innovare e di fare del carcere di Parma una realtà non separata dal territorio". Così le parlamentari del PD Albertina Soliani e Carmen Motta che seguono da tempo le problematiche del carcere sia sul piano locale, sia sul piano regionale e nazionale. L'onorevole Carmen Motta e la senatrice Soliani hanno inoltre approfondito le questioni relative all'assistenza sanitaria sanità e al rapporto sistematico con il Servizio sanitario nazionale, con Ausl e con l'Azienda Ospedaliera. Hanno inoltre rappresentato il contributo costante delle Organizzazioni Sindacali per la soluzione dei problemi aperti, la vitalità e il prezioso supporto del volontariato e l'importante azione svolta dal Tavolo Interistituzionale costituito presso l'Amministrazione Provinciale di Parma. "L'attenzione riscontrata presso il vertice del DAP è stata assai positiva tanto che è previsto che il dialogo aperto continuerà sulla base degli approfondimenti che saranno necessari. Siamo convinte - concludono le due parlamentari - che per il carcere di Parma si possa operare in modo sinergico tra tutti i soggetti coinvolti nell'interesse dell'intera collettività, affinchè anche negli istituti penitenziari della nostra città il rispetto della persona e il principio rieducativo possano essere positivamente concretizzati, secondo quanto previsto dalla Costituzione".
|