5 luglio 2012: Consorzi di bonifica. G. Ferrari (PD): "Più investimenti in montagna e una maggiore chiarezza del sistema"

Nella seduta di oggi l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha definitivamente approvato la riforma dei Consorzi di bonifica il cui iter era stato avviato nel 2009. A darne notizia è il consigliere regionale PD Gabriele Ferrari.
"La riforma dei consorzi - ricorda il consigliere Ferrari - è stata avviata con la L.r. 5/2009, con la quale si è provveduto a riordinare i comprensori di bonifica, riducendo il numero dei Consorzi da quindici di primo grado a otto e da due di secondo grado a uno, ed è proseguita con la L.r. 5/2010, con la quale si è riformato il sistema elettorale dei Consorzi stessi, con l'elezione dei nuovi organi di amministrazione. Con il progetto finale di riforma approvato oggi ci saranno molte significative novità, sopratutto per quanto riguarda gli interventi di bonifica montana".
"Nella legge - sottolinea il consigliere PD - si specifica che "fatta salva la quota proporzionale relativa alla copertura delle spese generali di funzionamento", gli introiti sono destinati "alla progettazione, esecuzione, manutenzione ed esercizio delle opere e degli interventi di bonifica dei territori montani quale beneficio di presidio idrogeologico": quello che si riscuote in montagna, dunque, verrà reinvestito in montagna, e verrà utilizzato per finanziare interventi indispensabili in quelle aree".
"Con l'introduzione del principio di "riscossione spontanea del contributo qualunque sia l'importo dello stesso, con riscossione coattiva dei contributi inferiori alla soglia di economicità solo quando la somma di più annualità raggiunge detta soglia", la legge inoltre va incontro ai proprietari di terreni agricoli di montagna, la cui rendita catastale, su cui si basa il contributo, è generalmente molto inferiore alla soglia minima".
"Per le aree urbane - conclude Ferrari - si chiarisce chi dovrà pagare o meno il tributo: non dovranno farlo gli immobili serviti dalla rete fognaria senza significative interconnessioni con la rete di bonifica, mentre pagheranno i proprietari di immobili che traggono un beneficio specifico e diretto dalle opere di bonifica."
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