20 luglio 2012: Pirati del Po. Il Governo risponde alla Soliani: situazione complicata ma la sorveglianza è rafforzata

Il Sottosegretario all'Interno Carlo De Stefano ha risposto all'interrogazione presentata dalla senatrice del Pd Albertina Soliani sui pirati del Po presentata nel luglio 2011. Il Governo spiega che fin dal 2008 le indagini delle forze dell'ordine, effettuate anche con appostamenti e pedinamenti, hanno appurato che nel territorio della provincia di Piacenza si sono verificati numerosi ritrovamenti sulle rive del Po di scarti organici di pesce e che esiste tra il mantovano e il reggiano una postazione fissa di pesca sul fiume Po, situata in particolare nel comune di Luzzara, dove vengono utilizzati mezzi non consentiti dalla normativa vigente sia nazionale che regionale. Infatti il cosiddetto pesce siluro viene custodito vivo per giorni e legato a delle funi mediante l'utilizzo di cappi fatti passare dalla bocca e dalle branchie. Un volta raggiunto un quantitativo di 15 quintali circa di pescato, i pesci vengono caricati vivi in vasche destinate al mercato ittico nazionale ed estero, in particolare a quello ungherese. Questo tipo di pratica è stata giudicata dal servizio veterinario della Ausl di Reggio Emilia una forma di maltrattamento degli animali. Già nel febbraio del 2010 tre persone di nazionalità ungherese sono state denunciate per maltrattamento di animali e frode in commercio. Questo li avrebbe spinti a spostare le attività illecite nel rodigino e nel ferrarese. Il Governo sottolinea che la difficoltà principale nel contrasto di questo fenomeno è determinata dalle sanzioni blande che vengono applicate a gravi comportamenti, ridotti anche a semplice violazione amministrativa. A rendere dubbia l'applicazione delle sanzioni c'è anche il fatto che il pesce siluro risulta essere una specie infestante non autoctona, introdotta nel Po più di 50 anni fa, addirittura da sradicare e dunque non tutelata. Le sanzioni penali sono quindi applicabili solo quando si riesce a dimostrare l'uso improprio della carne di siluro o che vengano commessi altri tipi di reato. Per quanto riguarda i furti di imbarcazioni, la vigilanza è stata rafforzata, soprattutto di notte. Per fare ciò, oltre alle forze dell'ordine e al Corpo Forestale dello Stato, sono state coinvolte anche le associazioni volontarie di guardie ecologiche e fluviali, sono aumentati i sistemi di videosorveglianza e sono stati sensibilizzati i controlli di vigilanza privata. Sebbene il territorio da controllare sia molto vasto e comprenda province e regioni diverse il Sottosegretario ha assicurato, rispondendo all'interrogazione, che la situazione viene seguita con attenzione e che i controlli lungo il Po proseguiranno.
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