17 gennaio 2013: Soliani(PD), Parma è parte del disastro morale italiano di questi anni

"L'etica pubblica cacciata dalla città, Sindaco, amministratori, dirigenti, imprenditori, editori che non sanno fare il proprio mestiere se non calpestando le regole, la cosa pubblica usata a fini privati. Corruzione e peculato sono reati in democrazia. La vergogna ha travolto Parma, parte del disastro morale italiano di questi anni, quando la cosa pubblica è stata saccheggiata e il disonore ha coperto i ruoli dei politici e dei pubblici amministratori. E' questa la politica della destra che ha governato a Parma e a Roma e dei finti civici suoi alleati". Lo afferma la senatrice del Partito Democratico Albertina Soliani. "Noi del Partito Democratico - prosegue la senatrice - abbiamo rappresentato l'alternativa a questo andazzo, a Parma come a Roma, nel silenzio della città. La magistratura faccia il suo corso per il bene della comunità, secondo la Costituzione. Ma l'immoralità pubblica è prima di tutto un problema della politica e tocca oggi alla politica risollevare Parma all'onore del mondo". "Per lunghi anni a Parma come a Roma - sottolinea Soliani - trionfava l'idea che l'uso spregiudicato del potere, il malaffare, l'uso delle istituzioni come cosa propria per il successo personale, degli amici, della propria parte politica, campagne elettorali pagate con i soldi dei cittadini, legando al proprio volere anche l'informazione, utilizzando anche le escort per i rapporti politici, erano la normalità. Così facevano tutti. Il successo comprato a basso prezzo. Questo non ha nulla a che fare con la democrazia e con la sovranità del cittadino, e' un tradimento della democrazia. Un sistema che doveva e deve essere espulso dalla città e dall'Italia come un corpo estraneo". "Non è bastato cambiare amministrazione per cambiare la storia di Parma". Ribadisce la senatrice che aggiunge: "Le indagini in corso mettono in luce il male profondo da cui la città deve radicalmente prendere le distanze. Il Comune fa bene a costituirsi parte civile ma occorre molto di più: cambiare stili e comportamenti, offrire a Parma un progetto nuovo. Si tolgano subito da IREN gli indagati perché l'azienda appartiene a tutti non a pochi. Rispondano ai cittadini, le forze politiche che hanno praticato scelte scellerate invece di accusare la magistratura di entrare in campagna elettorale. Il problema non è la magistratura che indaga e fa il suo mestiere, il problema sono i reati e i loro autori. Si apra in città un dibattito pubblico in tutte le sedi: istituzioni, partiti, movimenti, organizzazioni economiche e sociali, scuole, associazioni, sedi religiose". "Si tratta - conclude la senatrice Albertina Soliani - di cambiare la storia di Parma con tutte le energie morali, culturali e civili della città, perché questa è la responsabilità che adesso compete alle coscienze che hanno a cuore il bene della città e la vita pubblica".
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