11 febbraio 2013: A Parma 3.000 disabili in cerca di occupazione. Maestri (PD): "“Propongo un patto sociale per modificare la legge 68”

"Ecco cosa può fare un parlamentare del territorio: promuovere un patto sociale tra associazioni, cittadini e imprese per migliorare la legge 68 del 1999, che disciplina l'inserimento dei lavoratori disabili nelle aziende. Ricordo che, solo a Parma, stiamo parlando della vita di 3mila persone, tanti sono i disabili in cerca di occupazione".
Patrizia Maestri, candidata del Pd di Parma alla Camera dei Deputati, interviene su un aspetto delicato e particolare inerente al lavoro, complici i dati preoccupanti emersi in alcune zone del Paese. In Lombardia, ad esempio, le aziende hanno pagato, complessivamente, 35 milioni di euro a titolo di esonero, pur di tenere i disabili fuori da fabbriche e uffici.
"Parma racconta un'altra storia, in controtendenza perché più virtuosa - spiega l'esponente del Pd - ma la crisi economica ci impone di riparare storture evidenti emerse nell'applicazione della legge 68:
- Rivedere la base di computo per l'assunzione di lavoratori disabili, ancorandola non solo sul numero dei dipendenti dell'azienda ma anche su altri fattori. Questo perché il sistema produttivo è mutato dal '99 ad oggi, anche attraverso un crescente impiego di personale esternalizzato. Circostanza che ha reso ingessata la legge 68.
- Adeguare le sanzioni per chi, pur ricadendo negli obblighi della legge 68, non assume lavoratori disabili e per chi non chiede l'applicazione degli esoneri motivati.
- Pure tra le aziende che non ricadono negli obblighi della legge 68 o che, magari, vi hanno assolto regolarmente, promuovere l'assunzione di lavoratori disabili attraverso una pluralità di strumenti, a cominciare da incentivi finanziabili destinando una quota delle risorse del Fondo Regionale dedicato all'occupazione delle persone con disabilità.
Tre misure elementari e di civiltà che non possiamo calare sulla testa delle imprese, già minacciate dalla crisi - conclude la Maestri -. Per questo, auspico che sul tema, prima della sua traduzione in una iniziativa di riforma, si apra il confronto più concertato possibile".
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