21 marzo 2013: “Le terme del futuro? A portata di mano (e di un buon Comune)”

Chiunque dice che investire sul termalismo è l'unica strada per il rilanciare Salso. Il problema è che nessuno spiega come fare. Noi crediamo, invece, che il tempo degli slogan sia finito e occorra tanta, davvero tanta, concretezza.
Ecco perché presentiamo una innovativa "Carta di Salso e Tabiano" che costruisca premesse nuove per un vero cambio di passo, eliminando le interferenze della politica e riportando il Comune a quello che sa e deve fare: definire gli indirizzi per il rilancio ed essere arbitro di una partita complessa, giocata sul buon uso del nostro tesoro termale.
1) La politica non può fare impresa
La politica deve fornire servizi e creare le condizioni perché le imprese possano nascere e progredire. Non tocca né ai politici né ai partiti inventarsi imprenditori, soprattutto a livello locale.
2) La politica deve portare l'azienda sul mercato
La prossima Amministrazione lavorerà in questo modo:
- Un Assessorato alle Terme, assegnato ad un tecnico con adeguate competenze.
- Un nuovo organigramma guidato da un management di elevato profilo, con solida e comprovata esperienza in mercati competitivi, evitando assolutamente persone che abbiano lavorato nella pubblica amministrazione o scelte per cooptazione politica.
- Un Piano di business a breve, medio e lungo termine a cura del management. Partendo da un punto fermo: le concessioni/subconcessioni della miniera oggi in capo a Terme spa potranno essere condivise con altri soggetti oltre a Terme Spa (dietro pagamento di un equo ristoro), nella forma della società patrimoniale che consenta comunque di mantenere il bene pubblico, mentre sarà consentito costituire una società/consorzio di gestione (estrazione) e distribuzione dell'acqua a capitale privato o misto pubblico/privato costituito dai principali soggetti erogatori di cure termali (stabilimenti esistenti e grandi alberghi).
- Pari opportunità e nuove regole per la distribuzione dell'acqua termale a tutti coloro che dimostreranno di avere i requisiti necessari per erogare cure termali, cioè disposti a fare investimenti per creare sviluppo e nuovi posti di lavoro.
- Raccordo tra deleghe Terme, Turismo/Cultura e Commercio. E un piano di marketing territoriale interprovinciale.
- Azione sugli Enti preposti per la formazione e il ricollocamento del personale attualmente in cassa integrazione.
Un nuovo organigramma guidato da un management di elevato profilo, con solida e comprovata esperienza in mercati competitivi, evitando assolutamente persone che abbiano lavorato nella pubblica amministrazione o scelte per cooptazione politica.Un Piano di business a breve, medio e lungo termine a cura del management. Partendo da un punto fermo: le concessioni/subconcessioni della miniera oggi in capo a Terme spa potranno essere condivise con altri soggetti oltre a Terme Spa (dietro pagamento di un equo ristoro), nella forma della società patrimoniale che consenta comunque di mantenere il bene pubblico, mentre sarà consentito costituire una società/consorzio di gestione (estrazione) e distribuzione dell'acqua a capitale privato o misto pubblico/privato costituito dai principali soggetti erogatori di cure termali (stabilimenti esistenti e grandi alberghi). Pari opportunità e nuove regole per la distribuzione dell'acqua termale a tutti coloro che dimostreranno di avere i requisiti necessari per erogare cure termali, cioè disposti a fare investimenti per creare sviluppo e nuovi posti di lavoro. Raccordo tra deleghe Terme, Turismo/Cultura e Commercio. E un piano di marketing territoriale interprovinciale.Azione sugli Enti preposti per la formazione e il ricollocamento del personale attualmente in cassa integrazione.
3) Terme spa e Baistrocchi: accordo possibile sull'acqua termale
E' prioritario trasformare il Baistrocchi in una Fondazione per allinearlo alle regole del mercato: così daremo forza ad una struttura che da sola intercetta il 25% dei flussi turistici locali, salvaguardando i posti di lavoro. Fatto questo passaggio Terme Spa e Baistrocchi dovranno ricercare un accordo sull'estrazione e l'erogazione dell'acqua termale.
4) Il Polo Terme-Salute-Benessere
L'ultima Giunta non ci ha dato retta. Noi non molliamo: faremo compiere un salto di qualità a tutto il settore creando, all'interno delle strutture termali, un Polo Terme-Salute-Benessere promuovendo progetti di riabilitazione (integrazione in particolare con l' Ospedale di Vaio), prevenzione (obesità, ipertensione, ecc.), attività fisica come farmaco (inserimento delle palestre e piscine termali all'interno dell'elenco delle palestre accreditate secondo quanto previsto dalla DGR 1154) e Casa della Salute (in un'unica struttura i poliambulatori territoriali, il medico di medicina generale, le infermiere professionali per le cure domiciliari, gli specialisti ambulatoriali, il CUP, il punto prelievi, la continuità assistenziale sulle 12 ore diurne che si integrerà con la guardia medica e con i servizi di emergenza urgenza territoriale).
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