Assemblea dei 500. Maestri e Pagliari (PD): "Evidente i tentativo di creare un consiglio comunale parallelo"

2 agosto 2013

Pubblicato in: Articoli PD Parma
Accettiamo il cortese rimprovero del Direttore dell'ASCOM nel suo odierno intervento, sottolineando, però, che il nostro silenzio non è stato frutto di disattenzione e di sottovalutazione della questione. Semplicemente, rinvenendo nella problematica un profilo locale e uno di più ampio respiro, abbiamo reputato che ci fosse una primaria competenza dei Componenti del Consiglio Comunale, cosicché abbiamo ritenuto di non proporre la nostra valutazione nell'immediato per rispetto dell'interlocuzione istituzionale comunale.
Ciò premesso, collocando la nostra riflessione nel più ampio tema istituzionale, riteniamo che la proposta sia assolutamente irricevibile. E', infatti, evidente i tentativo di creare un "consiglio comunale parallelo", in nome di una istanza di c.d. partecipazione. La vera partecipazione è patrimonio di tutti, ma nulla ha a che fare con l'assemblearismo e con lo svuotamento surrettizio del ruolo delle istituzioni. Questa proposta, nella sua evidente demagogia, è il segno di una volontà non di valorizzare e rendere più funzionali e aperte le istituzioni, ma di creare dei luoghi extra istituzionali in funzione di delegittimare e di privare di ruolo i luoghi della democrazia costituzionale.
La proposta risponde esattamente a questo, essendo evidente che l'intenzione è quella di condizionare le determinazioni del Consiglio comunale attraverso le "deliberazioni" di questa Assemblea, dall'incerto ruolo e dall'ancora più indefinito metodo di composizione. Non vediamo nessuna differenza con la filosofia e gli atteggiamenti concreti tenuti dal Movimento 5 Stelle in Parlamento, sia nell'attività effettiva, sia nelle prime discussioni sulle riforme istituzionali.
Chiudiamo dicendo che non potremo mai condividere la logica del tanto peggio tanto meglio, della destrutturazione delle istituzioni e della irresponsabilità correlata, cui si ispira con assoluta chiarezza il guru del M5S, con la consapevolezza che, in molti rappresentanti e in molti aderenti a questo movimento, queste posizioni non sono condivise.
Giorgio Pagliari Patrizia Maestri
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Condivido la vostra osservazione sulla paradossalità dell'atteggiamento grillino nelle istituzioni: starci dentro senza crederci, e per distruggerle (in nome della fine della mediazione). Ovvero, agire secondo il criterio della strumentalità (il fine giustifica i mezzi). Per chi ha in bocca di continuo l'accusa ad altri di incoerenza dovrebbe essere elemento di meditazione. Ma il piede in due scarpe è così diffuso, nel Bel Paese, che neanche ci se ne accorge. E le buone intenzioni santificano ogni atto ancor prima che sia compiuto, per i bipedi con una scarpa sola. Si possono anche gettare al vento solfi pubblici per un ricorso al tar che si sa in anticipo infondato (vedi termovalorizzatore), uscendone "puri".
Scritto da Sergio in data 2 agosto 2013 alle 16:22