8 maggio 2014: Lavoro e diritti, Pagliari (PD): “Compiuto un primo passo con il Jobs Act”

In merito alla recente approvazione, da parte del Senato, della riforma del lavoro, il senatore Pd Giorgio Pagliari ha dichiarato: “L'approvazione del decreto sul lavoro non trova un plauso unanime. Il dissenso su una materia come questa è fisiologico. Io non credo che la strada sia, ancora una volta, quella dello scontro tra “guelfi e ghibellini”.
A me pare che la riflessione dovrebbe partire dalla considerazione che questa tremenda crisi ha cambiato il mondo del lavoro in modo irreversibile. In questa ottica restano fondamentali, anche per il riferimento costituzionale, i temi della dignità e della tutela del lavoratore, che non assume più le caratteristiche del “posto fisso” tradizionalmente inteso. Oggi la strada della flessibilità (e, quindi, del contratto a termine) è un dato fisiologico e non patologico. La questione vera è che la flessibilità non può tradursi in precarietà.
A questo fine è necessaria una vera riforma del diritto del lavoro che sposi coerentemente la cosiddetta flex security, cioè la sicurezza nella flessibilità. Il limite del cosiddetto Jobs Act è forse proprio questo: un aggiustamento dell'attuale disciplina del contratto a termine e dell'apprendistato non inserito nella riforma organica. In questo contesto, però, questa mini riforma promuove una maggiore opportunità di lavoro. Il che, in questo momento, è già molto, fermo restando che il nodo principale rimane la mancanza della crescita economica. La bontà o meno del disegno riformatore del governo sarà valutabile solo in base alla legge delega e soprattutto al relativo decreto legislativo”.
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