
”Che amarezza, al mio paese. Prima di tutto vi dico la storia della processione: il percorso non compre tutte le strade perciò a diversi crocevia i portatori fanno girare la statua perché "la Grazia" guardi benevola la abitazioni sotto cui non passa la vara. Ora vengo alla cronaca: quel crocevia è tra i posti in cui avviene da secoli la "girata", ed è fatta da ben prima che li andasse ad abitare il boss. Ed ecco cosa penso: il fatto storico non doveva consentire che si ignorasse la richiesta preventiva e giustissima del maresciallo. Infatti la richiesta é stata fatta per evitare "strumentalizzazioni" da parte di chiunque, ed é stato un atto dovuto, anche in seguito alla faida spaventosa recentemente riaccesasi e perché a pochi metri dalla storica "girata" c'é ora una situazione di arresti domiciliari. Inoltre, conoscendo il nostro maresciallo Marino, quella richiesta era fatta anche a nome delle tante persone perbene che vivono in Oppido e Tresilico. Mi addolora l'accaduto ma posso affermare, per esperienza diretta di quella affollatissima manifestazione religiosa, che la popolazione in processione non poteva accorgersi dell'abbandono del corteo da parte dell' Autorità Militare e conseguentemente seguirne l'esempio. L'Autorità Civile e pure quella Religiosa invece potevano e dovevano seguire il Maresciallo. Così non è stato (per ragioni che non conosco!) ed il loro gesto ora getta discredito su tutta la mia gente. Il mondo solo oggi sa del brutto episodio ma dal 2 luglio tanta gente onestà piange questa ennesima violenza. Insisto era un saluto a tutta la strada (C.so Aspromonte) esclusa dal percorso e non ad una persona! Togliere la "girata" sarebbe stata una violenza sugli abitanti di quella strada, in cui, come in ogni via del mia paese, c'è gente degnissima, sarebbe stato uno strappo alla storia di fede del mio paese ma ripeto la girata andava evitata. Fa molto male leggere "La Madonna" s'inchina! Non è così. Si è trattato di scelte umane, nel bene e nel male si è trattato di uomini. Ho esordito con l'amarezza e li torno e lo faccio perchè in Calabria non ci sono solo mafiosi ma anche gente onesta che svolge attività antimafia vera e in prima linea! Proprio a Oppido c'è l'associazione antimafia Giuseppe Rechichi. Era di Oppido, credente e devoto della Madonna delle Grazie, morì vittima innocente della mafia; il suo nome é tra i troppi che LIBERA, ogni volta che può, onora. Quell'uomo era mio zio! La mia famiglia da quasi trenta anni mantiene l'associazione e fa attività antimafia, battendosi per la legalità, con noi amici e vicini e sacerdoti sono in prima linea. Per tutte le belle anime del mio paese e della mia terra vi chiedo NON SI CONDANNI TUTTA LA MIA GENTE MA LE SI DIA UNA MANO.