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12 agosto 2014: Embargo russo: pesanti le ripercussioni sull'economia Parmense



Non coinvolge solo il Parmigiano Reggiano, nella lista nera dei prodotti alimentari sui quali la Russia ha decretato l’embargo pare infatti rientrino anche il Prosciutto di Parma, il pomodoro e i prodotti lavorati a base pomodoro. Insomma la decisione assunta dal governo russo di non importare prodotti agroalimentari dai paesi che hanno imposto o appoggiato le sanzioni per la crisi Ucraina potrebbe comportare per  il Parmense un costo davvero rilevante.
Lo evidenziano in una dichiarazione congiunta  il vicepresidente della Provincia di Parma  Pier Luigi Ferrari, anche presidente del Distretto del Pomodoro da Industria Nord Italia, e l’on. Giuseppe Romanini, componente della Commissione Agricoltura della Camera.
“Se le notizie che sono state diffuse in queste ore circa il testo del provvedimento assunto dal governo russo saranno confermate per l’agroalimentare del nostro territorio è un colpo durissimo – dichiarano Romanini e Ferrari -  Nella lista diffusa rientrano infatti i prodotti di eccellenza e grandissima qualità del nostro territorio, quali il Parmigiano Reggiano e Prosciutto di Parma, per entrambi  quello russo è un mercato in espansione. Non possiamo che condividere le preoccupazioni  già espresse dalle organizzazioni agricole e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per le conseguenze sull’economia agricola e l’agroindustria,  particolarmente gravose per  la nostra provincia. In più il divieto di esportare prodotti ortofrutticoli – concludono  - avviene in una fase delicatissima considerata la crisi della frutta estiva. L’auspicio è che in sede europea dove è in corso una valutazione sull'impatto dei divieti imposti da Mosca si possano assumere le misure più appropriate”.
Nell’elenco dei prodotti banditi spiccano in particolare la carne, i vegetali, il latte e i prodotti caseari, la frutta, il pesce, importati da Usa, Ue, e anche da Australia, Canada, e Norvegia.
Secondo dati diffusi da Coldiretti le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia, nonostante le tensioni di questi mesi, sono aumentate ancora dell'1% nel primo quadrimestre del 2014 dopo che lo scorso anno avevano raggiunto la cifra record di 706 milioni di euro. Per il Consorzio del Parmigiano Reggiano nel 2013 (ultimo dato disponibile) l’export ha toccato le 10.800 forme (con una crescita rispetto all’anno prima del 16%), per 5,8 milioni di euro di fatturato. Un danno da oltre 100 milioni di euro all’anno per il settore agroalimentare italiano è invece la stima di Luigi Scordamaglia, vicepresidente di Assocarni e Federalimentare.




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