
"Apprendo con favore la risposta alla mia interrogazione del sottosegretario Scotti che in commissione Esteri, ha dichiarato che la posizione italiana sulla questione del Sahara occidentale e' per una soluzione che 'garantisca il diritto all'autodeterminazione del popolo Saharawi in linea con le risoluzione del consiglio di sicurezza e dell'assemblea generale dell'Onu' e che il dialogo fra le parti debba continuare 'senza precondizioni'".
Cosi' la deputata del Pd,
Carmen Motta ha commentato la risposta del sottosegretario Enzo Scotti all'interrogazione sulla
posizione del governo italiano sulla questione del Sahara occidentale e sui diritti del popolo Saharawi
"Il sottosegretario ha affermato che questa e' la posizione ribadita dal ministro Frattini alle autorita' marocchine nella recente visita a Rabat. Prendiamo atto di queste positive e impegnative affermazioni del rappresentate del governo a cui abbiamo ribadito la necessita' che la comunita' internazionale e in particolare l'Europa assumano una decisa posizione per il rispetto del diritto internazionale che prevede l'autodeterminazione del popolo Saharawi attraverso la via referendaria, nella quale l'indipendenza sia contemplata come una delle opzioni. Sul rispetto dei diritti umani nei territori occupati del Sahara occidentale - aggiungono - abbiamo ribadito che occorre, anche da parte del nostro governo, un intervento specifico. Auspico pertanto che il governo italiano sostenga l'inviato speciale del segretario generale dell'Onu, Christopher Ross che sta operando per il nuovo ciclo di negoziati tra il regno del Marocco e il fronte Polisario affinche' la causa del popolo Saharawi possa finalmente trovare riconoscimento nel rispetto della legalita' internazionale"