Il PD di Parma aderisce alla fiaccolata per difendere i diritti degli studenti disabili

31 gennaio 2015

Pubblicato in: Articoli PD Parma
Da quasi due mesi si aperta una frattura sempre più profonda tra l’amministrazione comunale di Parma e la città in merito alla gestione dei servizi educativi, in particolare al servizio di integrazione degli oltre 300 studenti diversamente abili nelle scuole cittadine. A partire dalla revoca del bando biennale per l’integrazione scolastica, il sindaco ed i suoi assessori hanno proceduto con dichiarazioni e controdichiarazioni che hanno provocato una fortissima protesta da parte delle famiglie dei ragazzi disabili, che si è estesa agli educatori, alle associazioni, alle scuole - nella componente genitori, docenti e dirigenti scolastici - e, come giusto, all’intera città. L’integrazione scolastica è un diritto conquistato con fatica ed impegno a partire dagli anni ’70, con la previsione “dell’istruzione dell’obbligo nelle classi normali della scuola pubblica” (L. 118/1971) e con l’abolizione delle classi differenziali nel 1977, via via proseguito negli anni con l’affinamento dei vari strumenti normativi e scolastici. Integrare adeguatamente i ragazzi diversamente abili nella scuola significa integrarli nella società: chi ne ha avuto esperienza, sa che ciò comporta un arricchimento reciproco non solo per i ragazzi ma per l’intera comunità locale che sta loro intorno, dentro e fuori la scuola.
L’integrazione scolastica non è un optional, ma la base per creare condizioni di partenza comuni a tutti i ragazzi: Parma è sempre stata un’avanguardia nel campo dell’integrazione e dell’inclusione sociale dei più fragili, a partire dai ragazzi disabili. La sufficienza con cui il problema è stato trattato dall’Amministrazione Comunale non fa onore alla città ed alla sua storia; le ristrettezze del bilancio, come sta emergendo dalle ultime disponibilità del sindaco di queste ore, non giustificano l’approccio utilizzato ad una tematica così delicata che necessita un rispetto per le persone ed un’attenzione assai diversa da quella sin qui manifestata, e che auspichiamo venga utilizzata nella programmazione scolastica del prossimo anno. Per queste ragioni il Partito Democratico di Parma, senza alcuna insegna, sarà presente convintamente alla fiaccolata promossa dal “Comitato genitori infuriati” sabato 31 gennaio, per testimoniare attenzione e vicinanza ai ragazzi, alle loro famiglie ed agli educatori coinvolti.
I dipartimenti welfare e scuola del PD provinciale, unitamente alla segreteria provinciale del PD di Parma.
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